Mercato in piazza della Libertà? “Una tragedia spostarlo!”
Ma vanno rivisti orari per il giovedì e il sabato in piazza Garibaldi
ALESSANDRIA – In commissione consiliare Territorio è approdato il progetto del Movimento 5 Stelle su ‘Commercio, mercato e Ztl’: bocciato come mozione, è passato al vaglio della commissione, con la partecipazione anche delle categorie interessate. “Perché non pensare ad un centro commerciale naturale il nostro centro storico? Con le vie del commercio come corsie, un’area pedonale allargata e lo spostamento del mercato da piazza Garibaldi a piazza della Libertà” come ha spiegato il consigliere Francesco Gentiluomo.
I contrari
Il “no” dell’amministrazione comunale è stato confermato dall’assessore Davide Buzzi Langhi: “spostarlo è un’operazione impraticabile, per le dimensioni che non permettono di accogliere tutti i banchi presenti il lunedì (si parla di 164) e anche pericolosa per come è stata proposta, cioè di estenderla oltre a piazza della Libertà alle vie del centro, rischiando di andare a ledere anche qualche operatore del commercio”. Per ora quindi “questa mossa non è da noi ritenuta opportuna. Può restare in piazza Garibaldi, anche se ci sono alcune cose da rivedere e valutare”.
Ad esempio gli orari nelle due giornate di giovedì e sabato: “pochissimi banchi che già alle 15-16 smontano. Non è bello da vedersi e non è attrattivo” è stato il commento dello stesso presidente di commissione Mauro Bovone. E infatti su questo aspetto si sta lavorando, come spiegato dall’assessore al commercio, Mattia Roggero. “Magari valutare due mezze giornate, solo fino al primo pomeriggio per i periodo più difficili anche a livello climatico, l’inverno e l’estate”. Ipoteticamente fino alle 14 o alle 15 gennaio e febbraio e anche luglio e agosto.
Gli ambulanti
Anche i due rappresentanti delle associazioni degli ambulanti presenti, Salvatore Cordaro (Alce) e Arturo Forlini (Anva) hanno espresso perplessità, tecniche. “Non ci sono gli spazi in piazza della Libertà! Il mercato vive se la città vive e questo spostamento sarebbe una tragedia”. Banchi di dimensioni maggiori rispetto a quando si era fino alla fine degli anni ’80 in piazza della Libertà. “E poi i mezzi degli operatori: non ci si può permettere mezzi nuovi, perché costano 45mila euro anche il furgoncino più piccolo! E quindi come si gestirebbe l’ingresso in pieno centro?”. Da Cordaro arrivano invece consigli diversi: “Educare ad arrivare lì in auto, scaricare le persone e poi andare a parcheggiare altrove, anche lontano utilizzando poi per gli spostamenti dei mezzi pubblici. E magari perché non pensare di ampliare l’offerta merceologica presente, inserendo gli alimentari”. Ma anche “far rispettare le regole”: qui il riferimento è agli spuntisti. “Il giovedì e il sabato 40 posti vuoti dei 90 presenti. I fissi abbandonano e c’è un continuo ingresso di spuntisti che arrivano da chissà dove. Questo va regolamentato”.
Ma sulle “regole” picchia duro anche il capogruppo della maggioranza, Maurizio Sciaudone, rivolgendosi all’assessore Roggero: “da quanto tempo chiedo che venga messa una benna, per la spazzatura, tipo i cartoni, dove gli ambulanti possano conferire, così da non vedere alla sera per ore i mezzi e gli operatori di Amag Ambiente girare per ripulire la piazza”. Ma anche più controlli da parte dei vigili urbani per “quegli operatori che occupano le strisce blu con due mezzi, occupando spazi non a loro dedicati e sottraendo posti ai cittadini”.
Il M5S
Il progetto va nelle direzione di ripensare a tutto: coinvolge il Pums in materia di mobilità e viabilità del centro e anche l’aspetto legato alla vivibilità degli spazi, quindi al trasporto pubblico e al commercio. Due gli esempi che vengono portati: Alba e il Mercato Crocetta a Torino. Perché “per migliorare l’offerta serve smuovere un po’ tutto, soprattutto l’offerta merceologica di qualità così da attirare e far passare in secondo piano se ci si può arrivare solo a piedi oppure se è cambiato il luogo in cui si trova”“Il nostro è un percorso che si dovrebbe attuare, non che dall’oggi al domani si sposta e si cambia tutto”.
Perché tra le problematiche rilevate a livello “tecnico” dal dirigente, l’ingegner Marco Neri c’è – oltre alla questione di metratura diversa tra le due piazze – anche quella della fidelizzazione e del riferimento che la gente ha (“il mercato di piazza Garibaldi”, che porta a non rendere possibile che si sposti per un giorno quando sono meno gli operatori). E poi il “riscontro negli atti” cioè nel Pums. Da qui il consigliere di minoranza Giorgio Abonante che provocatoriamente si dice “disposto a entrare nella Lega, se qualcuno mi spiega – sulla base di alcune affermazioni del vicesindaco sui media – come si fa a pensare di incentivare il parcheggio di via Parma, se si vogliono abbassare le tariffe in quello di piazza della Libertà!”. E si dice contrario anche al non voler mantenere, nel Pums, i parcheggi in viale della Repubblica: “sono stalli di circolarità, utili se si vuole puntare su piazza Garibaldi e zone limitrofe!”.