“Première étude sur Piaf”, tra swing manouche e fisarmonica
In concerto a Gavazzana, Corrado Caruana e Clelia Cicero saranno accompagnati dalla fisarmonica di Bassissi
GAVAZZANA — Per anni Edith Piaf ha cantato sui marciapiedi di Parigi per qualche spicciolo, accompagnata solo dal rumore della città. Poi qualcuno ha prestato ascolto e la sua voce ha finalmente incontrato la musica. Al Gavazzana Blues, nelle cantine di Casa Don Sterpi, è tempo di un nuovo appuntamento, questa volta con un tributo a una cantautrice francese che ha segnato la chanson fra gli anni Trenta e gli anni Sessanta del 1900.
Lunedì 2 dicembre, alle ore 21.30, sul palco del Gavazzana Blues si mescoleranno la voce di Clelia Cicero, la chitarra manouche di Corrado Caruana con Athos Bassissi alla fisarmonica e accordeon, per proporre “Première étude sur Piaf” (ingresso riservato ai soci). Un concerto originale e piacevolmente intenso, interpretato con il desiderio di raccontare in musica una vita straordinaria.
I brani, molto diversi tra loro, sono resi originali da preziosi arrangiamenti in stile swing manouche. Il duo, qui impreziosito dalla fisarmonica campione del modo di Athos, si è esibito in molti teatri d’Italia, Stati Uniti, Argentina, Svizzera e, con importanti riconoscimenti, in quelli francesi.
Clelia Cicero non vuole imitare la Piaf ma rivisitarne la musicalità con una sua personalissima interpretazione, quella dell’attrice. «Lei rappresenta la straordinaria forza comunicativa che il canto ha, soprattutto quando è filtrato da un’anima capace di profondi sentimenti – dice Cicero – Edith traduceva emozioni, interpretava e soprattutto raccontava delle storie, magari non sue, ma nelle quali sapeva entrare come protagonista incisiva e sensibile».