“Hanno ucciso l’Uomo Gatto” racconta gli anni 90 grazie alla tv
Oggi la presentazione del saggio di Adriano Pugno: uno sguardo ironico sull'Italia vista attraverso le trasmissioni cult
NOVI LIGURE — Uno sguardo ironico e dissacrante sulla società italiana a cavallo del millennio, attraverso la televisione: è “Hanno ucciso l’Uomo Gatto” (Edizioni Epoké, Novi Ligure), il saggio d’esordio di Adriano Pugno, che sarà presentato oggi, giovedì 21 novembre alla galleria Pagetto Arte di via Girardengo 85-87 a Novi Ligure (ore 18.00), nell’ambito della rassegna “Un libro in galleria”. Passando da Ciao Darwin al Grande Fratello, da Amici di Maria De Filippi a Real Time, l’autore racconta l’Italia della generazione Y grazie a trasmissioni cult e ai singolari personaggi che ne hanno fatto parte.
“Hanno ucciso l’Uomo Gatto” è una controstoria irriverente della televisione italiana, per capire com’è cambiata e come sono cambiati quei ragazzi degli anni Novanta che nel bene e nel male hanno avuto nella tv uno specchio dentro cui guardare: non è un caso se il titolo fa riferimento al celebre concorrente della trasmissione musicale Sarabanda condotta da Enrico Papi per sette anni consecutivi.
Il volume è stato appena pubblicato dalle Edizioni Epoké di Novi Ligure e la prefazione è stata affidata al direttore della Scuola Holden Martino Gozzi, presso cui Adriano Pugno lavora. Pugno, 29 anni, scrive per l’Espresso ed è stato cofondatore della rivista culturale Tropismi. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati su Narrandom, uonnabi e La Stampa. Alla presentazione parteciperanno l’autore e l’editore Simone Tedeschi.