Marchisio e Simeoni, interpreti dei valori di Liedholm
“I risultati sul campo non sono determinanti. Contano i valori: lealtà, fair play, rispetto. Quelli che Liedholm ha interpretao ogni giorno”.
I valori che il comitato organizzatore del ‘Premio Liedholm’, presieduto da Fabio Bellinaso, ha ritrovato in due sportivi che sono stati anche molto vincenti: Claudio Marchisio per il calcio, Sara Simeoni per l’atletica. Perché la 9a edizione, oggi la consegna a Villa Boemia, raddoppia i riconoscimenti: il pallone, ma anche gli altri sport, “Liedholm li amava tutti”, sottolinea Alberto Cerruti, giornalista della Gazzetta dello Sport, “il miglior amico del premio”, come lo definisce Carlo Liedholm.
Così Sara Simeoni, “la Greta Garbo dell’atletica” (così la presenta Nicola Roggero), è emozionata, “perché è un premio che arriva dal mondo del calcio e nel nome di un personaggio straordinario. Io sono una che non ha mai smesso di sognare, che non ha mai pensato di non potercela fare, e questo va insegnato ai bambini che fanno sport”.
Claudio Marchisio racconta i suoi valori, “la famiglia me li ha trasmessi. Ho realizzato il mio desiderio di diventare calciatore, e vincere, con la maglia della mia squadra, e ho sempre cercato di imparare qualcosa da tutti, perché non si smette mai di migliorare”. Conte all’Inter? “Capita a tutti di passare dall’altra parte. Il duello per lo scudetto? Sarà tra Juve e Inter“.