“Noi mille volti e una bugia”: Giuseppe Giacobazzi, ovvero l’uomo e la sua maschera
Mercoledì 20 novembre al Teatro Alessandrino in un dialogo, interiore ed esilarante, 25 anni di convivenza a volte forzata.
ALESSANDRIA – Mercoledì 20 novembre al Teatro Alessandrino di via Verdi andrà in scena Noi mille volti e una bugia. Andrea Sasdelli alias Giuseppe Giacobazzi, ovvero l’uomo e la sua maschera. Un dialogo, interiore ed esilarante, di 25 anni di convivenza a volte forzata. 25 anni fatti di avventure ed aneddoti, situazioni ed equivoci, gioie e malinconie, sempre spettatori e protagonisti di un’epoca che viaggia a velocità sempre maggiore. Dove in un lampo si è passati dalla bottega sotto casa alle “app” per acquisti, dal ragù sulla stufa ai robot da cucina programmabili con lo smartphone; il tutto vissuto dall’uomo Andrea e raccontato dal comico Giacobazzi. Come in uno specchio, o meglio come in un ritratto (l’omaggio a Dorian Gray è più che voluto), dove questa volta ad invecchiare è l’uomo e non il ritratto.
Sono proprio questi i “Noi” che vediamo riflessi nei nostri mille volti (i rimandi letterari non mancano, da Wilde a Pirandello, da Orwell a Hornby), convivendo, spesso a fatica con la bugia del compiacerci e del voler piacere a chi ci sta di fronte. È uno spettacolo che con ironia e semplicità cerca di rispondere ad un domanda: “Dove finisce la maschera e dove inizia l’uomo?”, che poi è il problema di tutti, perché tutti noi conviviamo quotidianamente con una maschera.
Andrea Sasdelli, in arte Giuseppe Giacobazzi: comico romagnolo doc, è tra i personaggi di punta di Zelig, trasmissione tv che lo vede protagonista in tutte le edizioni, fin dal 2006. Il suo debutto sul palco risale invece al 1993, al fianco di colleghi come Duilio Pizzocchi e Natalino Balasso.