Cyberbullismo: scuola e famiglie fanno rete
Una serie di incontri promossi dall'ufficio scolastico provinciale per affrontare i temi legati al bullismo e ai reati tramite la rete
ALESSANDRIA – «La legge ha acceso i riflettori su un fenomeno, ora abbiamo qualche strumento in più per combattere il cyber bullismo». Elena Ferrara, ex senatrice del Pd, prima firmataria della legge 71 del 2017 che contrasta i reati di persecuzione tramite la rete, ha aperto il nuovo ciclo di incontri, rivolto a dirigenti scolastici e insegnanti, voluto dall’Ufficio Scolastico Provinciale, diretto da Leonardo Filippone. Il titolo, I volti della violenza a scuola – fase 2 indica già il focus della serie di conferenze, la prima della quali si è tenuta nell’aula magna dell’Itis Volta lo scorso martedì.
Il ruolo della scuola
Sono un centinaio i docenti che hanno assistito all’incontro SUl tema del ‘Ciber-bullismo, uso della rete negli adolescenti e ammonimento del Questore’. L’ammonimento è uno strumento che consente all’autorità di polizia di convocare l’autore di atti di bullismo per redarguirlo, prima di un eventuale procedimento penale. «La prevenzione – spiega Ferrara – è uno dei punti qualificanti della legge». Gli adolescenti spesso non si rendono conto di commettere un reato e di innescare una spirale di violenza, non necessariamente fisica.
Novità della ‘fase 2’ è, il coinvolgimento di genitori. «Le famiglie sono parte fondamentale – dice ancora la ex senatrice –Non sempre c’è da parte loro una stigmatizzazione di comportamenti non corretti, si lascia correre, non c’è una capacità di valutazione critica».
La legge, sebbene approvata, «è ancora al punto zero«. «Non c’è un piano di interventi coordinato, non c’è ancora un codice di autoregolamentazione dei provider». Stanno nascendo, però, delle reti e, in questo ambito, «Alessandria è tra le prime realtà ad averla attivata».