Castellano, professione suggeritore. Per la cinquina di Eusepi
Il giovane centrocampista inizia da mezzala e finisce da metodista. Valentini reattivo
Uno suggerisce, Fabio Castallano: lo aveva già fatto sette giorni fa con Arrighini ed era stato gol, si ripete nella notte del derby. L’altro, Umbe Eusepi, ringrazia e segna, il sigillo dell’ex che gioca 90 minuti di generosità enorme e di dedizione alla squadra. Due protagonisti su tutti in una partita che tutta la squadra ha voluto vincere
VALENTINI – Reattivo: nel primo tempo impegnato solo per l’ordinaria amministrazione, nella ripresa si fa trovare pronto sulla conclusione di Buzzegoli al 17′ e dieci minuti dopo esce con ottima scelta di tempo su Pinzauti. Nelle prove di assedio, poco riuscite, nel finale blocca tutto quello (poco) che arriva dalle sue parti: 6.5
DOSSENA – Smaliziato: ha i tempi giusti negli anticipi, sulle palle alte gli avversari perdono quasi tutti i duelli, ma dimostra maturità e malizia anche nel proteggere la palla nel finale e conquistare secondi preziosi per la gestione del risultato da parte dei suoi: 6.5
COSENZA – Solidissimo: Chissa se, almeno prima di uscire, Bortolussi gli ha chiesto di fargli vedere la palla visto che gliela ha sempre nascosta? Se voleva farsi personare ci è riusciuto bene, spazzando via l’area, a volte anche provando anche ad impostare con lanci lunghi mai fuori misura: riesce bene solo a lui: 6.5
SCIACCA – Propositivo: cerca spesso la sovrapposizione con Celia, specie nel primo tempo, ma è anche rapido ad abbassarsi in copertura. Qualche pallone potrebbe essere gestito meglio, ma la duttilità che dimostra nel passare, in pochi minuti, dalla fase difensiva a quella offensiva è qualità più che apprezzabile e utile: 6.5
CAMBIASO – Ispiratore: non ha tutti i colpi delle prime gare, anche perché gli avversari ormai lo studiano per trovare le contromosse, però quando se ne va palla al piede (e lo fa, soprattutto, nella ripresa) crea scompiglio e suggerisce palloni che sono gol potenziali. Capace, però, anche, di ripiegare: 6.5
GILLI – Motivato (dal 36’st): Ha un compito da eseguire negli ultimi dieci minuti, chiudere tutti gli spazi e tenere il Novara distante dall’area dei Grigi. Lo fa con buona scelta di tempo ed efficacia: ng
CHIARELLO – Mobile: un’ora abbondante sempre in movimento, giocando spesso tra le linee con inserimenti improvvisi, togliendo così punti d.i riferimento agli avversari. Quando serve, si abbassa in difesa, lottando sulle palle alte. Meriterebbe di segnare, solo questione di centimetri sul diagonale di Arrighini: 6.5.
CLEUR – Duttile (dal 26’st): non è la prima volta che gioca da interno di centrocampo, lui che è giocatore, soprattutto, di fascia, e lo fa con così tanta determinazione e buoni spunti, che quasi non ci si accorge che il ruolo non è proprio quello naturale: 6
SULJIC – Operaio: una gara di sostanza quasi ritrovata, sempre coinvolto nelle zone più trafficate del campo, dove serve essere lucidi e attenti, e anche pronti a battagliare con ogni mezzo. Non è ancora ritornato l’uomo da cui passano tutti i palloni, però si sta di nuovo avvicinando: 6
GERACE – Maturo (dal 17’st): ha il passo e le giocate da trequartista, che servono per alzare il baricentro della squadra, Quando è serve che si abbassi, lo fa e va a riconquistare palloni: 6
CASTELLANO – Suggeritore: Ormai è diventata una buona e bella abitudine, mettere palla sui piedi dei compagni di squadra, che poi segnano. Non è da tutti, indica capacità di leggere la gara, sommata ad una crescita tattica, visto che inizia come mezzala sinistra e chiude la gara come metodista del centrocampo: 7
CELIA – Cursore: costantemente impegnato a portare verso l’area palloni che partono dal suo piede e i compagni d’attacco possono sfruttare, ma al tempo stesso duellare con uno come il baby Capanni, a cui evitare di concedere spazi. Scazzola lo sprona a fare bene la doppia fase e lui esegue: 6.5
EUSEPI – Decisivo: perché segna un gol di grande mestiere, nel momento giusto, e con il movimento perfetto per sfruttare l’assist di Castellano e approfittare del liscio di Bellich. Già prima un colpo di testa che anticipa di poco il gol, dopo un pallone delizioso per Arrighini. Prima, durante e dopo una prova di generosità al servizio della squadra, uomo ovunque, quando serve anche in difesa: 7.5
ARRIGHINI – Pericoloso: non concede un attimo di respiro al reparto arretrato novarese, anche perché, con le sue capacità di controllo, per come sa trattare la palla, non ammette per gli avversari un attimo di distrazione. Potrebbe segnare e chiudere i conti, fin quando è in campo lotta per dare ancora più sostsnza al vantaggio: 6.5
PANDOLFI – Vivace (dal 36’st): ha dalla sua la freschezza atletica, che gli permette di spostarsi molto e venire incontro alla palla. Non ne ha molte giocabili, ma è sfrontato il giusto per andarsele a prendere: ng