Raccolta rifiuti: “quando inizieremo a discuterne?”
il Movimento 5 Stelle chiede lumi sulle scelte dell'amministrazione comunale in materia di sistema di raccolta dei rifiuti per la città. Che oggi arriva al 44,3%
ALESSANDRIA – “Occorre iniziare una pubblica discussione sul futuro della raccolta rifiuti in Alessandria: Tra pochi mesi (nel 2020) dovremo arrivare al 65% di raccolta differenziata per evitare sanzioni regionali. Noi ne parliamo da anni”. Così il Movimento 5 Stelle attraverso un’interpellanza chiede lumi sulle scelte dell’amministrazione comunale in materia di sistema di raccolta dei rifiuti per la città. Che oggi arriva al 44,3% nel rapporto di Legambiente- Ambiente Italia 2019.
“Nei comuni che hanno scelto un sistema senza porta a porta ma solo con bidoni intelligenti la percentuale di differenziata è rimasta abbondantemente sotto la soglia chiesta dalle normative, con il caso emblematico di Siena che, a fronte di un investimento paragonabile a quello del porta a porta, resta ferma sul 40%. Nei comuni invece dove si effettua il porta a porta con tariffazione puntuale si supera l’80% (Ferrara, Treviso, Mantova, Pordenone, Parma, Trento), riducendo i costi di smaltimento per il consorzio e la necessità di nuove discariche o inceneritori” proseguono i pentastellati alessandrini Serra e Gentiluomo.
Che chiedono quindi, rivolgendosi all’assessore competente Paolo Borasio, “di rendere pubblico e di iniziare a discutere del progetto fermo sulla sua scrivania da marzo, redatto da Amag Ambiente”. Si tratta di un documento per il quale i 5 Stelle chiedono “approfondita e condivisa discussione pubblica, per evitare di cadere nei danni economici dovuti ai continui cambi di sistema di raccolta già visti in passato”. E facendo riferimento a quanto l’assessore comunale aveva dichiarato a marzo di quest’anno in una commissione consiliare proprio nella sede di Amag Ambiente: “entro il 30 aprile sarà deciso il nuovo sistema di raccolta della spazzatura, per un investimento tra i 6 e i 7 milioni di euro. 450 mila euro sono destinati ad una campagna di informazione dei cittadini”. Ma “nonostante il predissesto, questo documento è rimasto fermo” proseguono Serra e Gentiluomo.
“Vogliamo iniziare a discuterne e a renderlo pubblico, prima di dover affrontare eventuali sanzioni dalla Regione Piemonte?” concludo i pentastellati.