Berta: “In alcune vie del centro è un percorso a ostacoli”
Difficoltà a passare sui marciapiedi tra paletti e fioriere mal posizionate
ALESSANDRIA – Il capogruppo in Consiglio comunale Paolo Berta (PD) su queste problematiche aveva già presentato un’interpellanza. Ora anche la commissione consiliare Territorio ha deciso di approfondire il tema che riguarda l’arredo urbano in alcune vie del centro storico, che impedisce il passaggio sul marciapiede di pedoni e a maggior ragione di persone con disabilità, in carrozzina.
“Il punto sono i vasi colorati e le fioriere di granito (spesso con piante ormai secche e in altri casi invece con piante che sono cresciute talmente tanto da finire negli occhi) che sono in mezzo al marciapiede di alcune strade, come via Trotti, via Migliara, via Milano. Oppure che sono posti di fronte a paletti che dividono marciapiede e carreggiata, impedendo il passaggio perché molto stretto”. Insomma “un vero percorso a ostacoli muoversi in centro!”. Per questo Berta ha chiesto di “fare un po’ di ordine”: bene l’abbellimento estetico, “ma non deve creare danni ai pedoni”. Un discorso che il consigliere di minoranza ha esteso anche alle strutture dei dehor, che spesso bloccano di fatto il passaggio.
La risposta
“L’attenzione al problema c’è. E’ arrivato il momento di ripartire e di aggredirle queste problematiche” sono state le parole dell’assessore ai Lavori Pubblici, Giovanni Barosini presente in commissione insieme ai tecnici dell’ufficio, al dirigente Furia e alla Disability Manager, Paola Testa. “Forse è arrivato il momento però che ci si parli tra assessorati: qui hanno competenza tanto quello della viabilità, quanto quello del decoro. Poi lavori pubblici sì, ma anche commercio visto che una parte di questo arredo è stato messo con una convenzione commercianti- amministrazione. E dando un ruolo preciso, coinvolgendo e ascoltando la figura del Disability Manager che per il posizionamento delle fioriere e di altri elementi di arredo, dovrebbe avere l’ultima parola, sotto l’aspetto della accessibilità” ha aggiunto Berta. Che non è l’unico a pensarla così, trovando appoggio tanto dai banchi di maggioranza (Sciaudone – FI) quanto da quelli di minoranza (Serra– M5S).
“Intanto – grazie al tavolo Peba (Piano eliminazione barriere architettoniche) – stiamo iniziando ad affrontare le diverse problematiche: quella principale delle fioriere è che sono utilizzate in modo improprio, ovvero più come dissuasori della sosta” ha spiegato il dirigente, Furia. Sulle quali è stata avviata una mappatura: sono 700, metà del Comune e metà delle associazioni del commercio. “Questo permetterà di fare la giusta manutenzione e anche di posizionarle in modo corretto. Spero per il prossimo inverno che sia riportato tutto alla normalità” ha aggiunto. Mentre il suggerimento che arriva da Paola Testa è “puntare sul verde verticale o comunque su un arredo che non sia di ingombro”, giustificato dal fatto che i marciapiedi del centro sono più piccoli (1 metro e 20 centimetri) rispetto al limite di 1,50 m e che quindi “sui marciapiedi non ci si dovrebbe mettere nulla”.
E i controlli? Anche sui dehor
Se da un lato Paolo Berta chiede che “dove oggi ci sono abusi, vengano rimossi”, dall’altro tanto da Forza Italia che da SiAmo Alessandria (Sciaudone e Bianchini) quanto dai banchi dell’opposizione (Serra e Barrera) si riscontra la necessità che “vengano fatti controlli affinché le regole, che ci sono ed esistono, tanto a livello normativo nazionale che di regolamenti comunali, vengano fatte rispettare”. La voce più grossa l’ha fatta il capogruppo azzurro, sui dehor. “C’era un nostro emendamento al programma di mandato. Due anni e ancora non si affronta la questione”. Anche perché- sebbene ormai vecchio- esiste un regolamento “che ad esempio vieta il dehor vicino a luoghi di culto, che detta le misure. Ma nulla di tutto ciò viene rispettato e fatto rispettare”. E per una soluzione nell’immediato Sciaudone propone che “una volta al mese una squadra del Comune vada a ripristinare le fioriere spostate: non si risolverà il problema in toto, ma per un 10% si”. Insomma l’importante è trovare una soluzione.