Gabriel e i suoi tappi gialli “anti bullo” in un fumetto
Un ragazzo di 14 anni è autore e protagonista, insieme ai suoi inseparabili tappi gialli, di un fumetto contro il bullismo
ALESSANDRIA – I tappi gialli, quelli che si mettono nelle orecchie per attutire i rumori, Gabriel li tiene sempre in tasca. Sono i suoi compagni di viaggio, da casa a scuola, e i suoi amici più fidati. Per questo quei pezzettini di gommapiuma sono diventati i protagonisti del fumetto che il ragazzo, 14 anni, ha realizzato per il contest promosso dal liceo Saluzzo Plana, in collaborazione con Alecomics, dal titolo Meno bulli, più balloon.
Paura che non passa mai
Gabriel frequenta la terza media, alla Cavour. Soffre di un disturbo neurologico. È autistico. «Lui fortunatamente non è mai stato vittima di bullismo – racconta la madre, Manuela – ma mi capita spesso di notare, camminando per strada o all’interno di un locale, come venga guardato con curiosità. A volte qualcuno si lascia scappare una risatina, o una battuta». Atteggiamenti che, forse, il ragazzo neppure nota, o per lo meno è quello che si augura un cuore di madre. Ovvio, la paura che Gabriel venga preso di mira dai bulli, c’è sempre. «Una paura fottuta», ammette Manuela. Per questo «iniziative come quella del contest sono molto utili, perché aiutano a sensibilizzare tutti su un problema che sembra stia diventando sempre più diffuso».
«Gabriel parla spesso da solo, anche in strada. Fa dei veri e propri discorsi, a volte anche in lingua inglese. Probabilmente alcuni pensieri nascono direttamente ‘in lingua’. È comprensibile che questo suo atteggiamento susciti curiosità. Abbiamo avuto la fortuna, fino ad oggi, di capitare in scuole e classi dove è ben integrato, grazie anche al lavoro degli insegnanti. Spero sarà così anche per il futuro», racconta la mamma.
Leggendo del concorso, proprio sulle pagine de Il Piccolo, Gabriel ha preso il coraggio di raccontare la sua storia, con semplicità, attraverso la tecnica del fumetto. I protagonisti sono lui stesso e i suoi tappi. «Li porta sempre con sé, in tasca. Per lui sono uno strumento per isolarsi dal mondo, quando c’è molta confusione, o quando vuole restare solo. Li usa per andare in ludoteca, o quando cammina con me. Lui vuole stare davanti, a qualche metro di distanza. Io lo seguo con gli occhi».
A consigliare Gabriel ad utilizzare quella preziosa barriera di protezione, quando non si sente pienamente a suo agio, è stata la psicologa che lo segue. «A noi genitori ha consigliato di farlo partecipare il più possibile alla vita sociale. E così faccio, lo porto con me ovunque, al cinema, a teatro, quando ho necessità di fare la spesa». Se la situazione lo richiede, il ragazzo ricorre ai suoi ‘amici gialli’.
Un contest da riproporre
Il contest, lanciato nel mese di luglio, è stato però annullato per mancanza di concorrenti.
Nella passate edizioni aveva riscosso molto successo, poiché era il momento conclusivo di una serie di laboratori organizzati al liceo Saluzzo – Plana. «Quest’anno purtroppo non siamo riusciti ad organizzare i seminari, perché la scuola non ha trovato sponsor. Ma abbiamo provato ugualmente a lanciarlo, con i mezzi a nostra disposizione, aprendolo per l’occasione a tutte le scuole di primo e secondo grado – spiega il docente di riferimento del progetto, Giuseppe Galeani – Ci auguriamo, per l’anno scolastico che si è appena aperto, di poterlo riproporre. Il fumetto è un ottimo strumento di comunicazione per i giovani e si adatta bene a lanciare messaggi positivi, come quelli contro il bullismo».
Ma Gabriel, per il suo impegno e per il messaggio che ha voluto lanciare, mettendosi in gioco, è stato ugualmente premiato dagli organizzatori. Inoltre, la scuola che frequenta, la Cavour, ha deciso che farà delle sue tavole un tabellone, da esporre nei corridoi della scuola. Gabriele ha vinto in ogni caso la sua piccola ‘battaglia’ contro la diffidenza e il bullismo.