Pernigotti, Spes incalza: “Firma entro fine mese o salta tutto”
La cooperativa torinese chiede di firmare il contratto entro il 30 settembre, congiuntamente con Emendatori. "O salta la trattativa"
NOVI LIGURE — Firma dell’accordo entro il 30 settembre: è quello che chiede la Spes, la cooperativa di Torino intenzionata a rilevare il comparto torrone e cioccolato di Pernigotti, per dare il via alla produzione. Il presidente Antonio Di Donna ha chiesto un incontro a Giordano Emendatori, l’imprenditore che si occuperà del ramo gelati, perché «per noi è fondamentale avere un solo soggetto che produca nel sito di Novi».
Oggi Di Donna incontrerà i lavoratori di Pernigotti per presentare il progetto di reindustrializzazione della fabbrica. Già all’inizio del mese di settembre Spes aveva incontrato le rappresentanze dei lavoratori e in queste ultime ultime due settimane gli incontri tra Pernigotti e la cooperativa si sono fatti sempre più serrati con l’obiettivo di arrivare a una intesa definitiva che porti alla firma del contratto entro il 30 settembre, così come previsto nel preliminare del 2 agosto.
«Sono fiducioso – dichiara Antonio Di Donna – che si arrivi a una completa e puntuale risoluzione positiva di tutte le condizioni previste nell’accordo preliminare del 2 agosto. Il nostro gruppo ha lavorato tanto in questa direzione nel rispetto di un progetto che mette al centro la continuità di impiego per tutti i lavoratori. In questi giorni abbiamo chiesto un ulteriore incontro con la società Emendatori perché, come condiviso con loro, riteniamo fondamentale avere un solo soggetto che produca nel sito di Novi sia per il comparto cioccolato-torrone sia per il gelato».
«È per noi fondamentale che la firma di accordo con Emendatori avvenga prima del 30 settembre perché questo consentirebbe a tutti i lavoratori di avere un unico interlocutore, l’applicazione del medesimo contratto, eviterebbe la divisione degli spazi e impianti, renderebbe più efficiente e sostenibile l’intero progetto valorizzando la diversa stagionalità del cioccolato rispetto a quella del gelato. In una parola darebbe continuità alla storia della Pernigotti a Novi», dice il numero uno di Spes.
«Siamo certi che preverrà il buon senso in tutti e saremo capaci di mettere al centro il valore sociale del progetto di reindustrializzazione prima che logiche individualistiche – dice Di Donna – Auspico che entro la prossima settimana sia convocato un incontro al ministero e che in quella sede si possa arrivare a una firma congiunta sia per il contratto di Spes sia per quello di Emendatori».
Diversamente, le cose potrebbero mettersi male: «Pernigotti è consapevole che per noi sono condizioni fondamentali sia la firma congiunta il 30 settembre, sia un progetto di produzione a Novi di lunga visione». In mancanza, si andrebbe verso «la chiusura della trattativa con Spes».