Baby gang, accertamenti sul pentimento dei ragazzi
Giustizia riparativa: far comprendere la gravità dei reati commessi
ALESSANDRIA – Hanno terrorizzato i coetanei per alcune settimane, riuscendo poi a spostare il mirino anche contro alcuni commercianti del centro città. Hanno agito indisturbati fino a quando il vice commissario Giuseppe Ceravolo, responsabile della Polizia Giudiziaria della Municipale li ha identificati e denunciati alla Procura dei Minori di Torino.
Undici ragazzini, due dei quali non imputabili perché 13enni, che agivano nei pressi della scuola media Manzoni, si sono dovuti arrendere all’evidenza di essere stati scoperti. E da allora le loro scorribande mirate a spaventare giovani studenti, rubare cappellini griffati, infastidire commercianti anche con lancio di pietre e sputi, si sono interrotte.
Ora la Procura minorile ha disposto verifiche sull’effettivo pentimento di quei comportamenti e di ciò che è stato fatto per rimediare.
L’obiettivo di quella che viene definita Giustizia riparativa, che in generale ha portato a buoni risultati, è proprio quello di far comprendere agli autori del reato la gravità di quanto commesso.
Nei giorni scorsi il vice commissario Giuseppe Ceravolo ha ricevuto un encomio per il lavoro svolto in prima persona, ‘e ben oltre l’orario di lavoro’ dal sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco, alla presenza del comandante vicario della Municipale Alberto Bassani.
‘Nel manifestare, a nome personale e di tutta la comunità cittadina – ha sottolineato il primo cittadino – particolare apprezzamento per quanto encomiabilmente compiuto e considerando altresì che questo gesto esemplarmente “illumina” la storia della nostra città, fatta di esempi illustri di dedizione, efficacia operativa, abnegazione e grande sensibilità nello svolgimento del proprio lavoro, colgo l’occasione per esprimerLe i sensi della mia più alta stima, riconoscenza e considerazione’.