Riaperto il bando per i controlli semaforici
Chiuderà il 10 settembre il bando per l?installazione di sei nuovi apparecchi di controllo ai semafori. Il ritardo mette in dubbio di raggiungere la somma di sanzioni preventivata
ALESSANDRIA – Più multe agli automobilisti indisciplinati. E’ uno dei tasselli portanti del piano di riequilibrio che mette in preventivo di implementare il sistema di controllo automatizzato delle infrazioni semaforiche, ad oggi in funzione solo all’intersezione tra via Marengo, spalto Gamondio e spalto Marengo. E’ in fase di espletamento la gare per l’affido del noleggio di sei nuove apparecchiature che andranno a controllare altrettanti incroci.
La prima gara è stata sospesa dal dirigente del servizio Alberto Bassani, poiché conteneva “lacune” che avrebbero potuto portare ad un contenzioso giudiziario. Il bando è stato riaperto e si concluderà entro l’11 settembre.
Un ritardo che, però, rischia di creare problemi nel futuro bilancio.
Il piano indica le somme che presumibilmente potranno essere incassate dall’amministrazione. Per l’anno in corso, il 2019, sono previsti 2,6 milioni di euro. Per il 2020 si sale a 6,2 milioni di presumibili accertamenti. Nel 2021 sono previsti 6 milioni di accertamento.
Dal 2022 si scende a 4 milioni. A queste cifre vanno aggiunti 2.5 milioni per il 2020 e per il 2021 per la percentuale di violazioni commesse nelle ore notturne e dalle sanzioni per la mancata comunicazione dei dati patente.
Ha suscitato perplessità l’indicazione di 2,6 milioni di euro per l’anno in corso, poiché, nel 2018 l’accertamento è stato di 402.000 euro e sono stati riscossi 235.000 euro per sanzioni, ben lontani dall’obiettivo dell’anno in corso che si suppone più o meno in linea.
Secondo l’assessore al Bilancio Cinzia Lumiera, l’eventuale minore somma incassata per il 2019 potrà essere compensata dal recupero coattivo di Imu e Tari in corso.
Sul fronte del personale, sono previste nuove assunzioni per il potenziamento del corpo di Polizia. Si dovrebbe trattare di venti nuovi agenti tra il 2019 e il 2020 (indicazioni contenute nel piano che, secondo la minoranza non sono tuttavia chiare). Anche per questo settore, il dirigente Bassani prevede una riorganizzazione complessiva di funzioni e servizi.