L’Atlantico in solitaria, l’impresa di Matteo Sericano
Il 21enne sarà a Cabella Ligure, paese originario dei nonni, per raccontare la propria impresa a bordo di una barca di soli 6,5 metri
CABELLA LIGURE — Un po’ di val Borbera nell’oceano Atlantico. Mercoledì 14 agosto alle 21.30 in piazza della Vittoria a Cabella Ligure, la proloco organizza una incontro con Matteo Sericano, navigatore, intervistato da Carlo Repetti (già direttore del Teatro Stabile di Genova, Cavaliere della Légion d’honneur e cittadino onorario di Cabella).
Matteo Sericano è un navigatore solitario genovese di 21 anni. Si è laureato Campione del Mediterraneo nel 2018 alla sua prima stagione in Mini 650, un’imbarcazione di appena 6 metri e 50 con cui il 22 settembre prenderà parte alla Mini Transat 2019, una storica regata attraverso l’Oceano Atlantico, da La Rochelle in Francia fino a Le Marin, Martinica (Caraibi).
L’incontro avrà luogo a Cabella Ligure, luogo a cui è legato perché i suoi nonni sono originari e abitano in paese. Prima di iniziare a navigare per il mondo Matteo ha passato molte estati della sua infanzia in val Borbera e appena può vi ritorna per ritrovare i familiari, la serenità e le forze per le nuove imprese. Nel corso della serata il giovane verrà intervistato da Carlo Repetti, ci saranno letture e saranno proiettate immagini e video (a cura di David Solana). Le conversazioni verteranno su cosa spinge un ragazzo di appena ventuno anni a una sfida oceanica in solitario, come si vive a bordo di una barca di sei metri e 50 (senza né bagno, né cucina e neppure un letto) per 30 giorni, e che emozioni si vivono: cos’è la felicità in barca, la paura, la solitudine e tanto altro.
Al termine della serata ci sarà una postazione “Message in a bottle” dove chi vorrà potrà lasciare un pensiero, un disegno o il titolo della propria canzone preferita. Perché? Perché tutti i titoli diventeranno parte della playlist che Matteo ascolterà nei circa 20 giorni di navigazione in solitario che lo attendono. Matteo non è solo in questa avventura: oltre al team con cui prepara la barca per le regate e gestisce il progetto, sono diversi i nomi che hanno deciso di supportare l’impresa: Slam, Indemar, Cappellificio Falcus, Alto Milano e l’Università degli Studi di Genova (dove Matteo studia filosofia) ed Edison. Una barca da regata per un’impresa del genere richiede sempre attenzioni e costi. Per chi è interessato a unirsi al progetto e a sostenerlo in occasione della serata verrà lanciata una raccolta fondi sul sito di growish.com.