Riequilibrio: il disavanzo sale a 75 milioni. “Prudenti e con fotografia reale dei conti”
Ai 68 milioni previsti se ne sono aggiunti altri 7 da ripianare in 20 anni
ALESSANDRIA – “Meglio essere prudenti oggi, che non piangere domani”. Con queste parole dell’assessore al Bilancio, Cinzia Lumiera, è stato presentato il piano di Riequilibrio pluriennale del Comune che è stato approvato dalla giunta mercoledì 24 luglio e che sarà portato all’attenzione del Consiglio comunale al massimo il 7 agosto (visto che la data ultima di presentazione è il 17). Un riequilibrio sul quale non pesano più solo i 46 milioni disapplicati come rideterminazione dei risultati di amministrazione 2012/2017 (come chiesto dalla Corte dei Conti) e i 21 milioni di risultato di amministrazione 2018, come accantonamenti sul Fondo Crediti dubbia esigibilità che portavano ad un disavanzo di 68 milioni. Si sono aggiunti altri 7 milioni, che portano a chiudere con un disavanzo di 75 milioni. “Ora però abbiamo davvero una fotografia reale dei conti del Comune e della situazione economico-finanziaria” sono state le parole anche del primo cittadino Cuttica di Revigliasco, del vicesindaco Buzzi Langhi e dei due capogruppo di maggioranza Pavanello (Lega) e Sciaudone (FI).
Sette milioni in più…
Ci sono 4 milioni 651 mila euro di riaccertamento residui attivi e passivi aggiornato: residui passivi cancellati con un +372.273,87 e residui attivi cancellati con un -5.023.657,94; poi ci sono oltre 55 mila euro di un ‘debito fuori bilancio’ (nonostante fosse stato sempre confermato dalle dirigenze di Palazzo Rosso della non esistenza di debiti fuori bilancio) che riguarda il settore Lavori pubblici, “ovvero vecchie fatture per interventi di manutenzione del 2012 rimaste lì”. Poi 882.538,36 euro come debito per interessi di mora di ritardati pagamenti, “per i quali si faranno proposte per stralciare alcune fattispecie” e infine un milione 309 mila euro come ammontare massimo per i contenziosi aperti emerso da una analisi richiesta all’ufficio Avvocatura. “Non si tratta di debiti certi e liquidi. Alcune sono stime prudenziali. Ma dobbiamo questa chiarezza dei conti alla città. Noi li inseriamo oggi e li spalmiamo su 20 anni “. Le coperture sono di oltre un milione per il 2019, quasi 3 milioni e mezzo per il 2020 e 2021 e poi di quasi 4 milioni dal 2022 al 2039. Le maggiori conseguenze sono sulla liquidità dell’Ente oltre che sulla presenza li atti da liquidare del 2018/2019: “ma nel piano di riequilibrio abbiamo inserito 400 mila euro mensili per 36 mesi così da chiudere anche queste partite, senza dover ricorrere al fondo di rotazione” ha spiegato la Lumiera. E poi c’è il Piano delle Alienazioni immobiliari e valorizzazioni patrimoniali: qui il ragionamento è su cosa vendere per poter recuperare risorse. “Ad esempio le quote delle farmacie, che non rendono…” sono state le parole di Cuttica. Poi ci sono tutte le azioni messe in campo per il recupero dei crediti di Palazzo Rosso, soprattutto con azioni di lotta all’evasione. “C’è l’erba sui marciapiedi. E’ vero e oggi siamo in difficoltà a risolvere queste problematiche. Ma nessuno dice che abbiamo un 18% di non pagato della Tari… che contribuisce a queste azioni per la città”.
Esiti negativi…
Sono quelli che si ripercuotono sui servizi ai cittadini: dall’aumento delle tariffe del trasporto, al rischio di dover far slittare assunzioni… e magari qualche conseguenza negativa ci sarà anche sulle Partecipate. “Non siamo contenti di essere in questa situazione e di esserci trovati a gestirla, visto che chi c’era prima di noi ha sempre detto di aver lasciato tutti i conti a posto. Ecco non era proprio così. Se in passato si fosse operato diversamente e con più chiarezza oggi non ci troveremmo in questa situazione” sono state le parole dure del vicesindaco che politicamente ha attaccato la precedente amministrazione di centro sinistra. “Tutto quello che doveva accadere anni fa è avvenuto oggi”.