‘Voci di dentro’, quando i detenuti si raccontano
Nel documentario di Lucio Laugelli sei testimonianze raccolte nel carcere di San Michele
ALESSANDRIA – “Il carcere è noia – dice Armand, fine condanna 2021 – preferirei spaccare le pietre, almeno servirebbe a qualcosa”. Mario, invece, per sopravvivere al ‘fine pena mai’, ha deciso che la vita vera è quella che sta nei sogni che fa di notte, mentre quella che vive di giorno, sempre uguale, è solo un sogno. Giovanni, che sarà libero nel 2024, rimpiange il mare e le montagne che in Sicilia osservava dalla sua cella. Armand, Mario e Giovanni sono reclusi nel carcere di San Michele e le loro testimonianze (insieme a quelle di altri tre detenuti, Preng, Renato e Vlad) sono raccolte nel documentario Voci di dentro, diretto da Lucio Laugelli.
Il progetto
“Ad aprile dello scorso anno abbiamo avviato un laboratorio audiovisivo nel carcere di San Michele grazie alla collaborazione con Piero Sacchi, presidente di Ics Onlus – spiega Laugelli – all’interno del progetto artistico-culturale ‘Artiviamoci’. Dopo qualche tempo, insieme ai detenuti, abbiamo deciso di realizzare un documento video in cui loro stessi potessero esprimere le proprie sensazioni raccontando in prima persona la vita da reclusi. Abbiamo cercato di trasmettere il loro punto di vista ad un pubblico più vasto possibile”.
I detenuti si raccontano
Nei 20 minuti di Voci di dentro emergono speranze ed angosce, riflessioni e autocritiche di chi è costretto – in alcuni casi per il resto dei suoi giorni – a trascorrere la giornata in una cella ‘3 per 2’, al di là della quale “c’è solo il corridoio”. Gesti e rituali, ogni giorno sempre uguali, una routine “che ti fa andare fuori di testa” e che spesso porta chi non riesce a razionalizzare a compiere atti di autolesionismo. “In molti si tagliano, ne combinano di tutti i colori. Subito sono scene spaventose, poi ti abitui e ti fanno quasi sorridere” commenta Renato, fine pena 2020. “Questo documentario è il frutto di un lungo periodo di conoscenza reciproca, fondamentale per limare quelle barriere che all’inizio, inevitabilmente, si percepivano – commenta Laugelli.- Quasi subito è crollato il muro del fuori/dentro: ‘noi’, liberi cittadini, e ‘voi’, detenuti in una casa di reclusione”.
Voci di dentro dallo scorso gennaio è in diffusione nei principali festival nazionali con Associak Distribuzioni e la scorsa primavera ha ricevuto la Menzione Speciale al Festival Nazionale del Cinema d’Inclusione di Courmayeur.