Cardiochirurgia: una procedura innovativa per la valvola mitralica
Già eseguiti due interventi con la nuova tecnica che utilizza l?impianto di nuove corde
ALESSANDRIA – Sono in ottime condizioni cliniche i due pazienti che, qualche mese fa, sono stati sottoposti ad un intervento innovativo nella Cardiochirurgia dell’Ospedale, diretta da Andrea Audo, e dimessi a casa quattro giorni dopo la procedura. La Cardiochirurgia, infatti, ha eseguito una nuova procedura chirurgica grazie una equipe formata da Massimo Serra, Riccardo Gherli e Giuliana Borruso, per ripristinare la buona funzionalità della valvola mitrale a cuore battente, senza il supporto della circolazione extracorporea: si tratta dell’impianto di neocorde.
Spiega Massimo Serra, cardiochirurgo dell’Azienda Ospedaliera: “Tra le patologie che possono colpire il cuore c’è l’insufficienza della valvola mitralica. Questa valvola è costituita da due lembi che sono ancorati come un paracadute a delle corde tendinee che consentono alla valvola stessa di mantenere la direzione del flusso del sangue: quando queste corde si rompono, la valvola prolassa e il sangue refluisce. L’innovazione di questa procedura consiste nell’inserimento di nuove ‘corde’ che hanno una funzione di ‘tiranti’ e che ripristinano la competenza della valvola e la corretta direzione del flusso. Si tratta di un intervento mininvasivo, non soltanto per le piccole dimensioni dell’incisione chirurgica (non superiore ai sette centimetri) ma soprattutto perché viene eseguito a cuore battente, senza il supporto della circolazione extracorporea. Inoltre la procedura necessita della totale collaborazione del cardiologo ecocardiografista perché le neocorde vengono impiantate non guardando direttamente la valvola ma attraverso le immagini ecocardiografiche tridimensionali. Il vantaggio di questa procedura eseguita a cuore battente, è la valutazione in tempo reale della corretta lunghezza e tensione a cui sottoporre le neocorde impiantate, con il ripristino della valvola ‘su misura’ del paziente”.