‘Jump into practice’: dalla Polonia per imparare un mestiere
ALESSANDRIA – Qual è il tuo sogno da grande? “Diventare un architetto o un ingegnere”. Albert, 17 anni, classe II di meccanica d’auto, sta sviluppando il suo progetto di vita: appassionato di design, informatica e meccanica (un ‘nerd’, come dicono i giovani oggi) è nato a Torino ed è poi tornato con la famiglia nel paese di origine, la Polonia.
Dal 1° luglio e per tutto il mese, insieme ad altri 9 compagni provenienti dalla Salesian Public Vocational School di Oświęcim, ha preso parte al progetto ‘Jump into practice‘ in collaborazione con il CnosFap di Alessandria.
“I ragazzi soggiornano all’ostello Il Chiostro di Santa Maria di Castello, sono muniti di bici e di abbonamenti degli autobus per essere autonomi sulla città. L’esperienza non è solo culturale, ma anche professionale, inseriti in 7 diverse aziende operanti nel settore automotive e nel comparto produttivo metalmeccanico” spiega Martina De Mori, referente dei Servizi al lavoro lato imprese. Le aziende del territorio che hanno accolto con grande entusiasmo il progetto sono tra le più rinomate: Paglieri, Vuotomac, Fratelli Bigaran, Rolandi Auto, Autoofficina riparazioni FB, TE.M.A. Stampi e Norauto.
Albert e il disegno 3D
Albert sta sviluppando l’utilizzo dei programmi di disegno in 3D, con il supporto dell’ingegner Riccardo Roatta, progettista in Fratelli Bigaran, azienda specializzata nella produzione per il settore ferroviario. “L’importante è cercare di lasciare un metodo, più che l’uso vero e proprio di programmi specifici sul computer – ha aggiunto l’ingegner Roatta – perché un mese di tirocinio formativo è un tempo molto ridotto per insegnare davvero un mestiere. Ma è una esperienza molto importante per gettare delle basi facendo tornare a casa questi ragazzi arricchiti, non solo da un punto di vista strettamente professionale, ma anche personale”.
Piotr, ‘il fresatore’
Un’occasione di “confronto e integrazione” con il mondo del lavoro, con i colleghi e con l’ambiente in cui si passano molte ore del giorno, come ha spiegato Giuseppe Corona, titolare di Vuotomac raccontando l’esperienza che sta vivendo con “Pietro”, da subito impiegato in affiancamento come fresatore e operatore su macchine utensili tradizionali. Non parla l’italiano ma se la cava con l’inglese e riesce ad interagire con i suoi colleghi. “È riuscito a legare subito, dimostrando impegno, attenzione e voglia di mettersi a totale disposizione. Insomma ha preso seriamente questo lavoro, forse aiutato da una cultura della meccanica, che in Polonia è molto forte”. “Pietro” è al 4° e ultimo anno di Diploma Tecnico e non sembra voler continuare gli studi, ma preferisce darsi da fare per entrare nel mondo del lavoro. Trasferirsi qui? “Sì, mi piacerebbe, ma forse cercherei un lavoro un po’ più vicino alla Polonia e alla famiglia”.
Cosa fate nel tempo libero?
“Alessandria è una bella città”. Con l’aiuto da un lato di Wojciech (ormai per noi “Adalberto”) – l’accompagnatore salesiano dell’Istituto di Oświęcim, e dall’altro di Zef Gjonej, il tutor interno del Cnosfap che li supporta durante i monitoraggi presso le aziende, i 10 giovani stanno iniziando a conoscere anche la città ed i dintorni. “Abbiamo già passato una giornata al mare, a Torino… e per questo fine settimana stiamo organizzando una bella passeggiata in montagna”.