“Dai Toksoz chiacchiere su Pernigotti”: l’accusa della Regione
L'assessore regionale Chiorino contro la società: "Solo chiacchiere, cambiano idea da un giorno all'altro"
TORINO — «Un atteggiamento inaccettabile e contraddittorio. Le istituzioni non possono tollerare un comportamento del genere. Chiedo alla proprietà turca di farla finita con i giri di parole e di mostrarci numeri e dati concreti». Non va per il sottile l’assessore regionale al Lavoro Elena Chiorino, che mercoledì ha partecipato a Roma al tavolo sulla situazione della Pernigotti di Novi Ligure.
«È stata una riunione surreale – racconta Chiorino – in cui i rappresentanti della proprietà ci hanno raccontato tutto e il contrario di tutto, senza fornirci dati e scadenze. Soltanto chiacchiere».
Nessuna certezza, quindi, ma nessuna coerenza, nemmeno riguardo alle intenzioni. «Fino a ieri ci avevano detto che, per acquistare le materie prime e garantire la ripartenza della produzione di cioccolato e torrone, in vista delle festività natalizie, avrebbero avuto bisogno di cedere il ramo gelati. E invece ora, come nulla fosse, ci hanno fatto sapere che quei conti erano sbagliati, di avere già acquistato le materie prime e che la produzione sarebbe ripartita, ma senza fornirci le date. Hanno cambiato le carte in tavola da un giorno all’altro, così, come se nulla fosse».
Conclude Chiorino: «Ho chiesto al Mise di attivare un monitoraggio strettissimo della situazione e sono pronta a incontrare la proprietà, perché ci fornisca gli impegni, i dati e le scadenze precise che noi pretendiamo. Non abbasseremo la guardia».