Appello ai sindaci: “Salviamo le Province”
Palazzo Ghilini aderisce all'appello per chiedere a Governo e Parlamento la sopravvivenza degli enti
Palazzo Ghilini aderisce all'appello per chiedere a Governo e Parlamento la sopravvivenza degli enti
POLITICA – Un appello che vuole partire dal basso, coinvolgendo soprattutto i sindaci del territorio. La Provincia di Alessandria ha sottoscritto una mozione proposta da Upi, l’Unione province italiane, affinché Governo e Parlamento avviino un dibattito sul futuro degli enti oggi di secondo grado e assicurino in primo luogo le risorse necessarie affinché le province possano assolvere ai compiti assegnati: manutenzione di strade e scuole, mobilità, sicurezza.
La mozione sarà sottoposta a tutti i sindaci del territorio, 185 (due sono commissariati): ci sarà probabilmente una giornata di raccolta ad Alessandria o nei sette centri zona (proposta del consigliere di Forza Italia Matteo Gualco). “L’obiettivo è quello di coinvolgere il maggior numero di primi cittadini possibile, per dare voce all’iniziativa”, dice Federico Riboldi, sindaco di Casale e vicepresidente della Provincia.Lui, come gli altri sindaci che fanno parte del consiglio provinciale, hanno già firmato.
“Noi, sindaci della provincia di Alessandria – si legge nell’appello – riteniamo indispensabile per i nostri cittadini la presenza di una provincia forte, autorevole, pienamente rappresentativa della comunità, dotata di un’organizzane adeguata e di risorse finanziarie sufficienti a garantire in tutto il Paese i servizi essenziali loro assegnati in maniera efficiente e tale di rispettare i diritti dei cittadini”.
Viene richiamato anche il messaggio del presidente Mattarella all’assemblea dell’Upi durante il quale ha sottolineato come “permane l’esigenza di presidiare adeguatamente funzioni di delicata e impegnativa rilevanza per la vita dei territori, dall’edilizia scolastica alla viabilità, che impattano direttamente sui diritti primari delle persone, quali istruzione, mobilità, sicurezza” e come fra gli obiettivi della tavolo istituito di recente presso la Conferenza Stato-Città “potrà essere valutata la coerenza del quadro legislativo vigente, anche riguardo l’allocazione delle funzioni e delle risorse necessarie per il loro esercizio nonché alla legittimazione degli organi elettivi”.
Il definitiva, si chiede al Governo“di proseguire senza indugi al percorso di revisione della Legge 56 del 2014 sia rispetto alle funzioni fondamentali sia rispetto alla governance, poiché presentano limiti che hanno causato instabilità e incertezze ai danni delle comunità”; di “porre fine alla situazione di incertezza finanziaria (…) restituendo alle Province piena agibilità e autonomia, così da permettere l’erogazione dei servizi essenziali”; di considerare le Province “quali enti strategici per il rilancio dello sviluppo del territorio”.
Al Parlamento chiedono invece“di avviare un dibattito costruttivo sul futuro della Province” e di “assicurare nella prossima legge di Bilancio interventi tali da garantire ai territori risorse per i servizi”.
Il documento è stato approvato all’unanimità.