Commissioni consiliari, si cambia: primi impegni Ilva e Pernigotti
Redistribuite le deleghe tra le quattro commissioni consiliari a Novi Ligure. La prima riunione dedicata ai casi Ilva e Pernigotti
NOVI LIGURE — Nuovo assetto delle commissioni consiliari a Novi Ligure: rimarranno quattro anche durante il mandato di Gian Paolo Cabella, ma gli argomenti di competenza saranno redistribuiti per ottenere carichi di lavoro più omogenei. La proposta è arrivata dal capogruppo del Pd Simone Tedeschi e dal suo omologo della Lega Marco Bertoli: «Durante la scorsa amministrazione la prima commissione, che ha competenza su Urbanistica e Lavori pubblici, si riuniva in continuazione, mentre la terza, Viabilità, molto meno spesso».
Il consiglio ha quindi approvato una redistribuzione delle deleghe. La prima commissione sarà ora chiamata a occuparsi di Urbanistica, Trasporti e Attività produttive, mentre la terza di Lavori pubblici e Viabilità. Sostanzialmente invariate le competenze della seconda commissione (Bilancio) e della quarta (Commercio, Turismo, Sport, Istruzione e Cultura).
I consiglieri chiamati a farne parte sono: Marco Bertoli, Irene Lasagna, Eleonora Gatti, Rocchino Muliere e Luca Patelli alla prima; Edoardo Moncalvo, Giacomo Perocchio, Cristina Sabbadin, Cecilia Bergaglio e Simone Tedeschi alla seconda; Francesca Chessa, Luciano Saracino, Cristina Sabbadin, Rocchino Muliere e Lucia Zippo alla terza; Luciano Saracino, Eleonora Gatti, Luisa Baruffa, Stefano Moro e Lucia Zippo alla quarta.
Il sindaco Cabella ha anche affidato deleghe informali a tre consiglieri comunali: a Chessa (Forza Italia) è stata affidata la Sanità, a Gatti (Lega) le Pari opportunità e il Volontariato, a Moncalvo (Lega) i Progetti europei, il Lavoro e i Progetti giovanili.
La prima commissione tra l’altro si dovrà riunire a breve: prima del 17 luglio, quantomeno, data in cui il sindaco Cabella parteciperà a Roma al tavolo sulla Pernigotti. «Tavolo che non servirà a niente – ha detto Lucia Zippo (M5s) – perché nessuno è disposto ad acquistare la Pernigotti senza il marchio e con i conti in rosso».
C’è poi il problema dell’Ilva, richiamato da Rocchino Muliere (Pd): «La situazione è molto delicata, Cabella dovrebbe chiedere la convocazione del tavolo dei sindaci, istituito due anni fa». Anche su Pernigotti Muliere ha spronato il suo successore: «L’amministrazione comunale deve andare al tavolo del Mise con richieste precise nei confronti dei Toksoz e del ministero, concordate con la Regione Piemonte».