Addio a Egidio Rapetti, protagonista del calcio
Aveva 78 anni. Il Moccagatta la sua seconda casa
Il calcio di questa provincia è stato anche Egidio Rapetti.
Ecco perché, oggi, siamo tutti più soli: chi gioca, chi allena, chi fa il tifo, chi dirige e chi scrive. Ricoverato da sabato per un malore, Egidio, 78 anni, non ce l’ha fatta a vincere questa partita: si è spento poche ore fa lasciando tutti increduli.
Perché Egidio ha accompagnato la vita di moltissimi: giocatore nei campionati amatoriali, massaggiatore, addetto al campo e il ‘Moccagatta’ è stato la sua seconda casa.
Una persona che ha vissuto di passione: per il calcio, per i suoi Grigi, quello stemma portato con orgoglio, una battuta anche nei momenti meno facili, la gioia il giorno della Coppa Italia, un rapporto speciale con i calciatori, gli allenatori, i dirigenti che hanno attraversato la storia dell’Alessandria.
Una grande amicizia con Sergio Viganò, che Egidio chiamava il ‘mago’, il suo legame con tutto il mondo della Figc, perché per molti anni è stato nello staff delle selezioni provinciali. Interista, soprattutto coppiano: a Castellania, il 2 gennaio, non mancava mai. Anche bersagliere, attivissimo nella sezione ‘Moccagatta’ di Castellazzo, fra i più impegnati a ricordare, ogni anno, don Ferruccio Butteri, il suo parroco.
Lo piange la sua famiglia, lo piangono in molti, a Cantalupo, il suo paese di origine, a Castellazzo che lo aveva adottato, in Alessandria, in tutta la provincia. Ciao Egidio, alla famiglia le condoglianze della redazione.