Non si verserà la ‘mora’ su alcuni pagamenti arretrati
ALESSANDRIA – Una buona notizia per gli alessandrini: riguarda chi è indietro con il pagamento di quella che oggi è la Tari (la tassa sui rifiuti) e che un tempo si chiamava Tares. Solo per chi non ha ancora saldato quanto dovuto per l’anno 2010.
Stesso discorso per chi si è visto arrivare un avviso per ‘multe non pagate’ relative a sanzioni del Codice della Strada per l’anno 2011. Per questi due casi ecco la proposta della giunta di Palazzo Rosso: “Saranno escluse le sanzioni, ovvero non si pagherà la mora ma solo quello dovuto, quello per cui si è indietro nel pagamento” come ha spiegato l’assessore al Bilancio Cinzia Lumiera durante l’ultima seduta di Consiglio comunale.
Una proposta che non ha acceso la discussione in aula, ma che ha visto parte della minoranza – il Movimento 5 Stelle, i Moderati e il Gruppo Dema- astenersi, insieme al presidente Locci che ha comunque commentato come “positiva la finalità della scelta”. Mentre il Partito Democratico e la Lista Rossa non hanno preso parte alla votazione.
Esenzioni su eventi no-profit
Torna in commissione per approfondimenti la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle sulla possibilità di modificare il regolamento sulla “erogazione di servizi a favore di terzi resi dalla Polizia Municipale”. Il riferimento è al pagamento dei vigili da parte delle associazioni che organizzano manifestazioni, resa obbligatoria dal decreto Minniti.
“La richiesta – ha spiegato in Consiglio comunale il capogruppo 5 stelle, Michelangelo Serra – nasce dalla richiesta di numerose associazioni no-profit che hanno grossi problemi a pagare centinaia di euro per la presenza della sicurezza e del controllo della Municipale. Negando così di fatto il diritto a manifestare”. Si fa riferimento a eventi come il carnevale del Cristo, il premio Bordino piuttosto che Bimbinbici, “ma sono molte altre quelle che rischiano di saltare visto che non c’è scopo di lucro e i budget a disposizione sono molto bassi”.
Alla base di questa mozione c’è una delibera della Corte dei Conti emiliana sul tema e la richiesta alla giunta comunale è di “non far pagare queste associazioni, non a scopo di lucro, tranne in particolari casi motivati dall’amministrazione stessa, così da non creare disparità e soprattutto non basare le scelte su chi paga e chi no solo sulla discrezionalità di sindaco e assessori”.
Mozione bocciata, con il parere ‘non favorevole’ di Cuttica di Revigliasco. “La norma prevede che per certi servizi resi dai vigili urbani, all’interno di manifestazioni, si paghi”. Senza dimenticare – d’obbligo – la situazione contingente che sta vivendo il Comune. Da qui la provocazione ulteriore: “sarebbe da fare un ragionamento anche sui patrocini, vista la miriade di quanti ne vengono dati…”. Contrario anche sulla logica della ‘discrezionalità’, il sindaco ribatte: “A fattori invertiti il risultato non cambia. Anche nella vostra richiesta c’è la discrezionalità di scelta da parte della giunta: è nel dire che qualcuno è esente e qualcun altro no!”.
Mozione che chiede una modifica al regolamento erogazione servizi a favore di terzi resi dalla polizia locale. L’esigenza di modifica nasce dalle richieste di numerose associazioni no-profit che hanno grossi problemi a pagare centinaia di euro per la
presenza, resa obbligatoria dal decreto Minniti, dei vigili urbani durante le manifestazioni senza scopo di lucro negando di fatto il diritto a manifestare. Manifestazioni come il carnevale del Cristo, il premio Bordino, Bimbinbici e moltissime altre rischiano di saltare visto che non hanno scopo di lucro e budget molto bassi. Chiediamo con questa mozione, sulla base di una delibera della corte dei conti emiliana, che il comune di norma non faccia pagare le associazioni tranne in casi motivati dalla giunta.
Accertato che i costi per la presenza delle forze dell’ordine, obbligatoria, incide notevolmente sulle manifestazioni senza scopo di lucro organizzate da associazioni rendendole di difficile realizzazione, visti i budget molto ridotti delle associazioni stesse.
Considerato che la delibera della corte dei conti sezione Emilia Romagna n. 123/2018/PAR esprime un parere in merito alla corretta applicazione della normativa onde evitare la restrizione di attività con finalità di interesse pubblico recita : “ In sostanza è l’assenza di un qualsiasi interesse pubblico, e non lo scopo di lucro o altro, a rendere private le diversificate tipologie di possibile considerazione per l’applicazione della disposizione” con riferimento all’interpretazione degli articoli 43, comma 3 e 4 della legge 27 dicembre 1997, n. 449 e 22, comma 3-bis del d.l. n. 50 del 2017. Aggiungendo inoltre che : “ Non è fuori luogo soggiungere che, durante tale complesso esercizio, l’ampiezza del criterio di discrimine potrà lasciare spazio a casi in cui non risulterà agevole distinguere fra il pubblico ed il privato; in tali circostanze sarà necessario motivare adeguatamente le eventuali esclusioni, in maniera che, ad esempio, la sola, asserita rilevanza sociale di una iniziativa non divenga una vuota clausola di stile e strumento di agevole elusione del portato dispositivo della norma all’esame. Del pari, potrà essere più che opportuno esplicitare, nel medesimo contesto, quali siano i criteri posti a base della concessione del patrocinio dell’ente ad eventi e manifestazioni, e principalmente se a tale statuizione venga direttamente correlata, o meno l’esclusione dal pagamento”
Per le motivazioni sopra espresse
IMPEGNA Il Sindaco e la Giunta entro 30 giorni dall’approvazione della mozione:
A emendare il “Regolamento per l’erogazione dei servizi a favore di terzi resi dalla polizia locale” sostituendo la lettera g) riferibile all’art 3 comma 1 con la seguente:g) prestazioni che riguardano eventi a carattere storico culturale e di sensibilizzazione su tematiche di interesse pubblico o riferibili ai principi statutari dell’ente, la Giunta comunale attraverso provvedimento motivato esclude dal beneficio dell’esenzione le manifestazioni che non soddisfano a pieno i presupposti richiesti.