Lavori non eseguiti? Palazzo Rosso blocca il pagamento di vecchie fatture
ALESSANDRIA – “Ho chiesto spiegazioni al dirigente, senza ancora avere risposte. Voglio fare chiarezza, quindi se necessario mi rivolgerò all’Avvocatura comunale, piuttosto che alla Corte dei Conti o alla Procura della Repubblica”. Così ha risposto l’assessore ai Lavori pubblici, Giovanni Barosini, per avere delucidazioni sulla determina dirigenziale che blocca di fatto il pagamento di alcune vecchie fatture del 2011, 2013, 2014 e 2015 alla società che per anni ha gestito la piscina comunale scoperta di Lungo Tanaro San Martino (Nuoto Club Alessandria Srl). Una determina che nasce dagli accordi contrattuali della società gestore della piscina comunale dal 1991 al 2016 che prevedeva “interventi di miglioria a scomputo del canone di affitto”.
Di cosa si tratta? L’assessore fa delle supposizioni: “Credo nasca dalla richiesta mia e del presidente del consiglio comunale, Emanuele Locci, di una relazione sulle opere di miglioria che erano richieste a scomputo del canone di affitto e che in realtà non sono state realizzate. O comunque solo in parte”. Nella mail inviata al dirigente, l’architetto Pierfranco Robotti, Barosini chiede “di essere informato, in quanto è anomalo non sapere nulla, vista la tematica di forte impatto sociale e quindi politico e visti gli anni oscuri che hanno caratterizzato la gestione della piscina scoperta”.
Una determina che, ad oggi, sospende la liquidazione (pur mantenendo i relativi impegni sui capitoli di bilancio corrispondenti) per una somma complessiva di oltre 200mila euro. “Dopo le mie insistenze sulla verifica da parte degli uffici, dopo due anni e dopo aver sollevato un ‘caso’, finalmente si è intervenuti a bloccare pagamenti per opere non eseguite” ha calcato la mano Locci. Criticando i tempi: “Si deve arrivare sempre dopo che uno fa casino? Anche perché viene da pensare… quanti altri casi come questo ci sono allora? (vedi revoca su Borsalino)”.