Nove migranti diventano meccanici con Cambalache e Cnos Fap
ALESSANDRIA – Dopo la positiva esperienza dello scorso anno si rinnova la collaborazione tra l’associazione Cambalache e il Cnos Fap di Alessandria per l’inserimento al lavoro dei rifugiati e richiedenti asilo. ‘In Pista’ è il nome del progetto formativo – presentato mercoledì mattina, alla vigilia della Giornata del Rifugiato – che a partire dal prossimo settembre permetterà a nove ragazzi dai 20 ai 25 anni inseriti nei sistemi di accoglienza Cas o Sprar e provenienti da Costa d’Avorio, Gambia, Mali, Nigeria, Pakistan e Senegal di svolgere un tirocinio di un anno in alcune delle più importanti aziende del territorio (Mercedes, Lancia, Tekno Officina e Norauto) nel settore della riparazione dei veicoli a motore.
Il progetto è realizzato grazie al sostegno economico della Fondazione Crt con il supporto di Confartigianato Alessandria, Comunità di San Benedetto al Porto e Coompany & Soc. Coop. “’In Pista’ – spiega Mara Alaqua, presidente di Cambalache – poggia le sue basi da un lato sull’esperienza che la nostra associazione dal 2015 ha avviato con il modello Bee My Job, volto alla promozione dell’inclusione sociale e lavorativa dei migranti, dall’altro sul percorso formativo di saldatura intrapreso nel 2018 proprio in collaborazione con il Cnos Fap”. Un’esperienza, quella avviata lo scorso anno, “che ha portato a risultati insperati”, commenta Maurizio Rena, coordinatore territoriale Cnos-Fap del Piemonte Orientale, “Abbiamo registrato otto proroghe dei tirocini full-time fino a 12 mesi, a cui hanno fatto seguito un’assunzione in apprendistato per un triennio e altre tre che dovrebbero venire concretizzate a fine luglio”. Nel primo trimestre (a contratto part-time), la Fondazione Crt garantirà ai nove tirocinanti 300 euro al mese, “dopodiché ci sarà il passaggio al contratto full time con un compenso di 600 euro mensili”.
“Percorsi professionali di questo tipo si inseriscono nel filone di attività che i salesiani da sempre promuovono” sottolinea Mauro Teruggi, direttore del centro di formazione professionale, “l’idea è quella di creare opportunità e fare rete con le imprese locali per dare nuove competenze alle persone più svantaggiate”.