Memorial Scirea: foto, partite, premi, film per un campione unico
L’idea è di Federico Fornaro, parlamentare, di fede granata. “Una figura come quella di Gaetano Scirea va oltre il colore di una maglia e il tifo: è un esempio, il campione e l’uomo. Da ricordare e celebrare”. Fornaro coinvolge un amico che, in alcuni periodi dell’anno, vive a Cartosio: Filippo Grassia, firma del giornalismo italiano, un serbatoio di ricordi. come tutti coloro che decidono di entrare nella grande squadra. Guidata dall’associazione Stand by me, attiva ad Acqui con alcune iniziative solidali, guidata da Massimo Pivotti. Il progetto prende forma, l’amministrazione comunale di Acqui dice sì, “perché Scirea è stato fuoriclasse nel calcio, e nello sport, senza mai perdere la sua dimensione umana”, come sottolinea il sindaco, Lorenzo Lucchini. Nasce così il Memorial Scirea, nel trentennale della scomparsa, il 3 settembre, con eventi che inizieranno già prima e altri che si aggiungeranno dopo. “Un appuntamento che debutta nel 2019 per diventare fisso”.
La Provincia c’è, anche l’amministrazione comunale di Morsasco, il paese della moglie Mariella, dove ‘Gae’ si sentiva a casa e spesso palleggiava con i bambini, che oggi sono grandi e orgogliosi del ricordo di quei giorni. Si aggiungono altre firme, soprattutto Darwin Pastorin, “Gaetano è stato un fratello maggiore. Anzi, lo è – insiste Pastorin – perché continua a vivere nel cuore. Un esempio per tutti”. Anche per Roberto Bettega, compagno di stanza, “prima che arrivasse Brady, che mi fu affidato perché io parlavo un po’ inglese, e Gaetano allora divideva la camera con Dino Zoff. E le nostre briscole sul letto, lui, io, Bodini e Verza, per rilassarci prima di entrare in clima partita. Un signore, sul campo e fuori”. Anche Peo Luparia, presidente del Panathlon Cittadella, ha molti aneddoti, come li ha Filippo Grassia, anche di quella sera in cui arrivò la notizia della tragedia in redazione, la telefonata a Giampiero Boniperti, che non voleva crederci, e sbatté giù il telefono. Ma anche gli incontri allo Sporting, a Torino, e Scirea che quasi ringrazia il giornalista che mai gli fa una domanda ‘di campo’. “Quella era una dimensione diversa, di svago e riposo. Scirea apprezzava anche questo”. E Mariella, la moglie, che con il figlio Riccardo continua a portare avanti la memoria, anche di quegli occhi dolci e di quel sorriso vero.
Da quest’anno ci sarà un evento per far vivere Scirea anche in chi non lo ha conosciuto, testimonial attualissimo dell’etica nello sport per i giovani: il primo ‘Memorial’ è una mostra fotografica, alla Biblioteca di Acqui, con gli scatti di Franco Richiardi, dal 20 agosto al 10 settembre. Lunedì 2 settembre, alle 16, all’Ottolenghi, una amichevole. E, alle 19, al centro congressi, un convegno in forma di talk show, aperto dalla proiezione del docufilm di Sky ‘Buffa racconta Scirea’, fra gli ospiti anche il presidente della Figc Gabriele Gravina, con Domenico Marocchino, Mariella Scirea e Marco Bernardini. Uno dei tre vincitori del Premio Scirea, scultura dell’artista acquese Pietro Racchi, che oltre che ad un giornalista, Bernardini appunto, sarà assegnato ad una giovane promessa dello sport e ad un atleta, questi due nomi svelati solo alla vigilia.