Passalacqua resta presidente della Commissione Cultura
Era stata inserita all’ordine del giorno del Consiglio comunale di giovedì 6 giugno. E ha rischiato di non venire discussa. E’ la mozione presentata da diversi gruppi di minoranza di “sfiducia” verso il consigliere di Forza Italia, Carmine Passalacqua, nel suo ruolo di presidente della Commissione cultura dopo le sue parole apparse su Facebook in occasione del 25 aprile.
La mozione è inciampata subito all’inizio, con la richiesta del vice presidente del Consiglio comunale, Lorenzo Iacovoni, per un controllo da parte del Segretario Generale sulla modalità e tempistica con cui è stata inserita in discussione. “Il Regolamento comunale parla di Convocazione del Consiglio entro 15 giorni da quando viene depositata”. Superati per un giorno. Così secondo il Segretario comunale, “la mozione potrebbe non rispettare quanto scritto nel regolamanto e saltare”. Che non significa che non si possa più discutere, ma solo venendo nuovamente presentata. Dubbi da parte della minoranza, ma anche dallo stesso presidente del Cosiglio Emanuele Locci che decide per una “capigruppo estemporanea” con la sospensione di 10 minuti della seduta.
Il ritorno in aula non prevede più la possibilità che non si tratti della questione e della mozione, ma al massimo per le caratteristiche del tema da affrontare solo che qualcuno chieda che venga fatta “in seduta segreta”. Nessuno fa richiesta e si procede.
Da un lato l’opposizione: “espressioni non degne di un ruolo istituzionale” per i 5 Stelle. Oneto e Barrera che parlano di dichiarazioni inaccettabili “poichè non si è una figura istituzionale solo dentro l’aula, ma anche fuori. Anche sui social, visto che si è eletti dai cittadini e si è di fatto dei rappresentanti della città stessa”. Dall’altro la giunta che non ha espresso alcun parere e ha lasciato decidere al Consiglio. Alla maggioranza che ha sostenuto Carmine Passalacqua tanto da un punto di vista personale, quanto istituzionale in qualità di presidente della commissione cultura, che per molti è una delle commissioni “più attive” proprio per la gestione del consigliere di Forza Italia. “Preparato, capace, apprezzato per il compito che svolge”. Anche il sindaco ha difeso il ruolo di presidente di commissione di Passalacqua, spiegando come la sua prima reazione ‘contrariata’ fosse dipesa dal fatto che erano uscite come ‘dichiarazioni’ del consigliere in una giornata come quella del 25 aprile. “Invece sono parole su un profilo personale di Facebook. E sui social ne ho viste e ne vedo ancora tante da tutte le parti politiche”. Detto questo ha anche cercato di riportare tutti all’ordine: “credo debba continuare a fare il presidente della commissione, ma impariamo a dare più importanza al ruolo che si ricopre”, invitando alla massima serietà.
Le scuse sono arrivate anche dal diretto protagonista: “chiedo scusa a tutti. No ho manie di protagonismo e non mi piace finire sui giornali. Non è mai stata mia intenzione fare apologia di fascismo ma anzi cercare di allontanare il clima e una cultura dell’odio. Ero anche presente alla cerimonia del 25 aprile e ricordo bene le parole del sindaco ‘bisogna chiedersi se siamo ancora unomini della Resistenza’. Per me ci sono i partigiani rossi e quelli azzurri”.
La mozione è stata bocciata e il consigliere Passalacqua ha mantenuto quindi l’incarico di presidente della commissione cultura con i voti contro della minoranza (8) e quelli a favore di maggioranza e Locci (18). In aula tutto è bene quel che finisce bene. Mentre a continuare a far parlare sono rimasti in serata i social e Facebook. Da cui tutto è partito.