Il Bilancio 2018 passa, non senza “timori”
Ad aver espresso con maggiore chiarezza i “timori” per le criticità sul bilancio consuntivo 2018 è stata la minoranza durante il Consiglio comunale che alla fine ha fatto passare il rendiconto con 18 voti favorevoli della maggioranza, 7 contrari dell’opposizione e un astenuto (Locci). “Nessuna tranquillità nè per i consiglieri, nè per gli alessandrini” sono state le parole di Michelangelo Serra del M5S, insieme a quelle della presidente della commissione Bilancio, Vittoria Oneto (Pd) che nella relazione ha fatto emergere le principali preoccupazioni. Che sono poi rappresentate nel documento contabile da quelle che sono state evidenziate come le principali difficoltà e criticità di Palazzo Rosso. “Dal crescente utilizzo dell’anticipazione di cassa, all’aumento delle spese correnti. E poi ancora le difficoltà di cassa e l’aumento dei giorni di pagamento dei fornitori, arrivati a 275 nel 2018, che portano a dover far crescere anche il fondo rischi per l’ente”.
Preoccupazioni che hanno fatto usare parole ‘caute’ anche ad alcuni gruppi di maggioranza. SiAmo Alessandria ha dato il proprio appoggio “nonostante la titubanza, che è stata attenuata dal parere dei Revisori, che sono una garanzia di controllo”. “Non è un bilancio di tranquillità perché chiude con un disavanzo (di 68 milioni: 46 milioni di disapplicazione del rendiconto 2011 e quelli che si sono dovuti mettere per accrescere il Fondo crediti di dubbia esigibilità, come spiegato dall’assessore Lumiera che ha anche giustificato alcuni aumenti di spesa e di sofferenza di cassa “perché si sono pagate vecchie fatture e chiuse alcune partite importanti come Valorial e Cissaca”)” ha aggiunto Maurizio Sciaudone di Forza Italia. Di “un sentiero che sembra un campo minato dove ogni tanto eslode qualcosa” ha parlato il capogruppo della Lega, Evaldo Pavanello. “Difficile lavorare e stare tranquilli in una situazione così, che questa amministrazione si è ritrovata”. Più duro Piero Castellano di Fratelli d’Italia: “voto e sono qui per correttezza politica perchè faccio parte della maggioranza. Ma fatti ne ho visti pochi”. Tanto da arrivare ad affermare un “mi distacco dal mio assessore (Fteita)”.
Una situazione finanziaria che “merita di essere tenuta sotto controllo” che è un po’ in sintesi la raccomandazione arrivata dal Collegio dei Revisori dei Conti, che avevano fatto alcune osservazioni e chiesto alcune informazioni più dettagliate su alcuni punti. Molti ripresi anche dalla Corte dei Conti, in una nota del 2 maggio che è saltata fuori solo nella giornata di ieri, facendo subito scoppiare un “caso”. Tirata fuori dalla presidente Oneto in commissione Bilancio, è stata oggetto di critica verso l’amministrazione anche del presidente del Consiglio comunale Locci che lo ha definito “fatto grave non averla trasmessa” visto che nessuno ne sapeva nulla. In realtà l’assessore Lumiera ha subito chiarito trattarsi di “una normale richiesta di maggiori informazioni che riguardano il 2017 e qualcosa del 2018. Abbiamo risposto entro i 20 giorni come richiesto e con il parere anche dei Revisori. Non abbiamo nascosto nulla e se solo aveste chiesto in tutte queste settimane di commissioni sul bilancio, avremmo dato tutte le risposte”. “Chissà quante ne sono arrivate anche negli anni passati” ha ironizzato il capogruppo di Forza Italia, che ha anche lanciato la frecciatina però: “detto questo come gruppo di maggioranza vorremmo essere informati”. Dello stesso parere la parte politica dell’assessore Lumiera, la Lega: “in una situazione del genere, sarebbe stato più giusto che noi avessimo questa informazione, sebbene sia stato chiarito dal parere dei Revisori che questo non incide sul bilancio”.
Di diverso parere la minoranza: “quando è ora di tirare fuori la nota della Corte dei Conti sui bilanci vecchi, del passato, non si perde tempo a pubblicizzarla. In questo caso invece….”. Mancata comunicazione di queste richieste commentata negativamente anche dal Movimento 5 Stelle: “non è corretto tenerci all’oscuro, visto con il voto sul bilancio ci prendiamo delle responsabilità. Civili e penali”.