Stemma della Provincia, ma Valenza non c’è
Nel giorno del 107esimo anniversario della firma della Regia Patente firmata dal re Vittorio Emanuele, è stata presentata una nuova versione dello stemma araldico della Provincia, che riproduce quello originale del 1912
Nuovo look per lo stemma istituzionale della Provincia di Alessandria. Il restyling, anche se tecnicamente si tratta di una “vettorizzazione”, è stato realizzato dalle classi terze A e B, indirizzo artistico, del liceo Leardi di Casale Monferrato. Due le versioni, quella ufficiale e quella ‘stilizzata’ per utilizzi non istituzionali. Un’operazione che era necessaria, hanno spiegato il presidente Gianfranco Baldi, con il vicepresidente Federico Riboldi, poichè non esisteva più una versione ad alta definizione. La presentazione ufficiale è avvenuta ieri, 6 giugno, nella sala consiliare di palazzo Ghilini, proprio nel giorno del 107esimo anniversario della firma, per mano di re Vittorio Emanuele, della Regia Patente con cui si attribuiva all’ente lo stemma, da allora immutato.
Nella nuova versione sono state possibili solo piccole modifiche, marginali, sotto la supervisione di esperti araldici interpellati. Restano, quindi, gli stemmi delle città (nell’ordine indicato dalla patente reale) della città di Asti, all’epoca sotto Alessandria, di Novi Ligure, di Tortona, di Acqui, di Casale Monferrato, di Alessandria. Attorno, una corona di foglie di quercia e, sulla sommità, la corona con due ramoscelli, uno di quercia ed uno di alloro.
Ora come allora, restano fuori dalla composizione i centri zona di Ovada e Valenza.
«Da qui riparte la storia» ha sottolineato Gianalfredo De Regibus, dirigente della provincia che ha custodito l’originale della Patente negli archivi di palazzo Ghilini. Il restyling sarà completato con un ‘manuale di istruzioni’ per l’utilizzo istituzionale.