Più controllo della Municipale: Patria, piazza Libertà e Duomo
Partendo dal Decreto Salvini e dalla sua conversione in legge, anche il Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Alessandria ha deciso di apportare delle modifiche, allargando in sostanza l’estensione territoriale su cui agisce la Polizia Municipale. I dettagli sono stati presentati in commissione consiliare congiunta dall’assessore Mattia Roggero (in sostituzione del sindaco che detiene le deleghe in materia di sicurezza) e dal comandante vicario Alberto Bassani.
“Un completamento dell’ordinanza emanata qualche settimana fa dal primo cittadino, che guardava ai giardini pubblici della stazione ferroviaria” ha spiegato l’assessore con l’obiettivo di dare “maggiore sicurezza ai cittadini, facendoli stare più tranquilli in città e un maggiore decoro urbano”. Così oltre alle aree già previste nel precedente Decreto Minniti, che comprendeva le zone vicino ai plessi scolastici, ai musei e alle zone di cultura e di turismo, si aggiungono quelle vicino a presidi sanitari e quelle destinate a fiere, mercati e pubblici spettacoli. Ovvero “via Pacinotti, vicino al Patria e piazza della Libertà”. Perché non includere anche piazza Duomo, visto che c’è una scuola e anche Palazzo Cuttica? Questa è stata la proposta del capogruppo di maggioranza Maurizio Sciaudone. “Certo” d’accordo sia la parte politica che tecnica. Quindi anche piazza Giovanni XXIII sarà aggiunta con un emendamento quando il provvedimento arriverà in Consiglio comunale. “Per gli agenti della Municipale sarà possibile redarre un verbale con ordinanza di allontanamento per 48 da quel luogo per coloro che bivaccano, stazionano stesi su panchine, consumando alcolici. Solo in caso di violazione ripetuta e recidiva scatta il percorso del Daspo Urbano che deve essere emanato dal Questore”. Resta invece esteso a tutto il territorio comunale il controllo contro accattonaggio molesto e anche contro l’accattanaggio non molesto ma ripetuto e reiterato: “anche questo viene sanzionato sia con ammenda pecuniaria che penale”. Tutto nella logica di rendere gli spazi pubblici “fruibili e utilizzabili ai cittadini”.
Poco convinti dell’utilità reale di queste modifiche sono i 5 Stelle: “andiamo solo a burocratizzare di più. Come pensiamo di comunicare l’ampliamento di queste aree, a macchia di leopardo, ai cittadini? Mettendo cartelli? Perché se io arrivo in piazza Santa Maria di Castello come faccio a sapere che non posso bermi una birra per strada?”. Banalmente. Molti dei comportamenti presi in esame nel Regolamento di Polizia Urbana per Michelangelo Serra sono già “superati e regolati” da leggi.
Ancora più critica Marica Barrera dai banchi della minoranza: “al di là del Regolamento in sé, la sicurezza si fa con gli agenti!”, ribadendo la necessità sin da subito di assumere personale, “visto che avete puntato molto come amministrazione proprio su questa materia”. E non ci sta nemmeno a sentirsi dire che le telecamere erano state lasciate andare. “Noi avevamo cercato di recuperare quello che si poteva, mettendo 200 mila euro di risorse e un progetto pronto. Voi avete fermato tutto, perché tutto era da sostituire e cambiare”. E il risultato oggi quale è? “Che tutti gli schermi alla control room sono neri, che è tutto spento!”. Il comandante Bassani ha confermato che ad oggi le immagini non sono visibili dal Comando ma che registrano e che in caso di necessità gli uffici informatici ne sono in possesso.