“Il bilancio del Comune, merce di scambio per il controllo di Amag?”
E’ stata la commissione Bilancio convocata per votare il Consuntivo 2018 che approderà in Consiglio comunale giovedì 6 giugno a toccare la questione esplosa nella serata di lunedì che si riferisce al caso scoppiato tra le forze di maggioranza dopo lo slittamento della nomina dell’amministratore delegato in Amag, Adelio Ferrari, indicato da Forza Italia. A stemperare i toni è stato un comunicato dello stesso presidente di Amag, Paolo Arrobbio: “Nessuno scontro in corso. Giovedì 20 giugno sarà convocata l’assemblea degli azionisti di Amag e, tra i diversi punti all’ordine del giorno, ci sarà l’attribuzione delle deleghe al presidente. Al termine si terrà il Cda, che provvederà a nominare il nuovo amministratore delegato. Qualsiasi polemica è quindi pretestuosa, così come qualsiasi strumentalizzazione politica”. Anche Massimo Berutti ha calmato i toni, parlando di “incomprensione che ha portato al rinvio. Ma con indicazioni (sul nome) già approvata” e che quindi non esiste nessun ricatto di Forza Italia che si leghi per di più all’approvazione del bilancio di Palazzo Rosso. Come era invece stato paventato da rumors.
Questo è l’antefatto. Che è stato riportato in aula dal consigliere Giorgio Abonante (nella foto) che ha accantonato per un attimo il problema maggiore sollevato da molti della minoranza (5 stelle e Pd, con Mazzoni) ovvero l’assenza dei Revisori dei Conti nell’ultima commissione prima del voto in Consiglio, a cui poter rivolgere domande e delucidazioni. Visto che proprio dalle osservazioni nella relazione dei Revisori nasce l’emendamento della giunta, una ‘nota integrativa’ al consuntivo 2018, che riporta tutta una serie di maggiori dettagli e informazioni esplicitamente richiesti dall’Oref (tra cui una tabella col calcolo del Fondo crediti di dubbia esigibilità, ma anche sul fondo spese e rischi con una relazione dell’avvocatura comunale e il basso incasso nel recupero Ici/Imu, oltre che dettagli sulle partecipate e sulle alienazioni immobiliari, come ben spiegato dal ragioniere capo Antonello Paolo Zaccone).
“La politica da sempre ha le sue dinamiche, non faccio la morale a nessuno. Ma leggere che il bilancio del Comune di Alessandria diventa merce di scambio per il controllo di Amag mi sembra troppo. Il Bilancio del Comune è una cosa, Amag è un’altra. Se il bilancio è dettato da accordi politici, è grave”. con riferimento alle diverse cose uscite nella serata di lunedì 3 giugno. “Ci stiamo preoccupando della salute dei conti di Palazzo Rosso, o delle promesse fatte in politica?”. Prima a difesa di quanto avvenuto è intervenuta l’assessore al Bilancio, Cinzia Lumiera, riportando le dichiarazioni della serata fatte dal senatore di Forza Italia a Il Piccolo (on line). Poi si è aggiunto anche il consigliere Carmine Passalacqua dopo la frase di Abonante “non ha dichiarato di essersi sbagliato, ma che ci sono state incomprensioni. Siamo ormai a linguaggi mafiosi”. Per il consigliere di minoranza “non si può mettere tutto in un unico calderone: il Comune è una cosa (e il suo consuntivo da votare) e Amag un’altra. Altrimenti si ripetono scene di film già viste in passato, solo con altri nomi protagonisti (non più Repetto, ma altri)”.
E che lo scontro abbia inizio.