Volantini contro la moschea: “Qualcuno vuole scaldare gli animi”
ALESSANDRIA – “Purtroppo è stato fatto tutto in sordina, senza informare gli abitanti del quartiere, chiedendo loro se avessero qualche obiezione su un centro di culto che richiamerà tutti i fedeli islamici di Alessandria e paesi limitrofi. L’unico modo per tentare di fermare la costruzione è formare un comitato di quartiere”, questo il contenuto dei volantini comparsi sui muri di alcuni condomini del Villaggio Europa, dove tra qualche anno sorgerà la nuova moschea di via San Giovanni Bosco, nei terreni adiacenti la Chiesa Evangelica. Una mano anonima ha scelto di manifestare così il proprio dissenso, invitando gli abitanti del quartiere a far sentire la propria voce. Nei volantini si fa riferimento ad un ipotetico comitato di quartiere, inevitabile però domandarsi a chi dovrebbe eventualmente rivolgersi chiunque decidesse di sposare la causa, visto che nel ‘proclama’ non è riportato alcun contatto, né telefonico né tanto meno nominale.
Un’iniziativa a cui la comunità islamica preferisce non dare troppa importanza. “Per noi l’episodio non è così grave – spiega Mohammed Lofti, presidente del Centro Culturale Islamico di via Verona, che entro pochi anni si trasferirà al Villaggio Europa – probabilmente si tratta di qualcuno che vuole soltanto scaldare gli animi”. Getta acqua sul fuoco anche il mediatore culturale Ahmed Osman, rivolgendosi anche all’anonimo contestatore: “Le novità spesso suscitano dubbi e paure. Invitiamo l’autore di questi volantini a dialogare con noi. Informarsi e conoscere le persone è senz’altro più utile. Al di là di questo, è la Costituzione italiana che garantisce diritto di culto, non capisco il senso di questa protesta. Il centro culturale islamico di Alessandria si è mosso nella più totale trasparenza e sempre in accordo con il Comune”.
Oltre a realizzare un nuovo luogo di culto, con questo progetto la comunità islamica vuole costruire un centro culturale e ricreativo aperto ai giovani di qualunque credo religioso. “La nostra intenzione è quella di collaborare con tutti. Non c’è alcun motivo per avere paura” afferma Loti. Ad ogni modo, sull’episodio starebbero già indagando le forze dell’ordine, “quindi preferiamo non aggiungere altro”.