“Serve rispetto”: la reazione del sindaco all’immagine sul carro di ‘Non Una di Meno’
ALESSANDRIA – L’incontro al mattino tra il sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco e Tessere le Identità, promotori del corteo del primo Pride alessandrino di sabato 1 giugno. Una città in festa tra le vie del centro, con davvero migliaia di persone e alcuni carri. Tra cui quello di Non Una Di Meno che è stato oggetto di “risposta” da parte del primo cittadino nella giornata di oggi, lunedì 3 giugno.
“Per la nostra Città quella di sabato pomeriggio 1 giugno è stata sicuramente un’esperienza significativa. Non mi riferisco solo alla presenza di numerose persone durante il corteo per le vie del centro cittadino. Vorrei infatti richiamare, per un verso, il percorso che ha portato a conferire all’iniziativa dell’associazione ‘Tessere le Identità’ il patrocinio del nostro Ente e, per altro verso, i contenuti che AL Pride ha inteso sottolineare. Proprio il tema dei contenuti mi induce a fare qualche ulteriore considerazione, ponendo l’accento sul rapporto tra i contenuti, le idee, le sensibilità e le differenti posizioni che ogni singola persona di una comunità ha e le differenti modalità mediante le quali tali posizioni vengono esplicitate”.
Il riferimento è alla immagine-vignetta apposta sul carro di Non Una di Meno, che vede raffigurati esponenti politici dell’ambito locale e nazionale con la scritta “w la famiglia tradizionale”.
“La presenza al corteo di sabato pomeriggio di un carro su cui sembravano raffigurati alcuni rappresentanti politici, sia locali che nazionali, e l’accostamento voluto tra tali raffigurazioni e quella dell’organo genitale femminile – ha proseguito Cuttica – mi pare un elemento di “stonatura” rispetto alla complessiva declinazione – dei contenuti e delle espressioni degli stessi – che ha caratterizzato positivamente AL Pride. Per questo, mentre esprimo rammarico per questa declinazione raffigurativa, che non ritengo abbia aiutato a comprendere le ragioni delle diverse posizioni in gioco, auspico che sempre più la nostra città sappia essere luogo di confronto pacifico, di attenzione alla comprensione delle molteplici sensibilità in gioco… su tutti gli ambiti. Ma auspico, al contempo, che questo nostro essere una “città aperta” avvenga sempre nel pieno rispetto di tutte le posizioni: comprese quelle di chi si trovi, in un certo momento storico a svolgere un servizio alla comunità attraverso ruoli di rappresentanza politico-istituzionale”.
A prendere le difese del presidente del Consiglio comunale, Emanuele Locci, raffigurato nell’immagine oltre che per il riferimento al Congresso della Famiglia di Verona, fortemente difeso da Locci di cui si è parlato durante la manifestazione di sabato è stato Piero Castellano, presidente di Fratelli d’Italia con un post sui social. “Esprimo massima solidarietà e vicinanza all’amico e Presidente del consiglio comunale di Alessandria Emanuele Locci. Al di là dei valori e delle idee politiche penso che la correttezza e il rispetto vadano sempre al primo posto. Sabato al Pride di Alessandria questo non è accaduto. Emanuele è stato deriso, umiliato ed insultato da “Non Una di Meno di Alessandria” e il video è al momento postato su Facebook come se nulla fosse. Io per decisione personale non ho partecipato al Pride del primo giugno ma, trovo inopportuno e fuori luogo attacchi sia alla persona che alla carica politica durante una manifestazione che, al contrario, sarebbe dovuta essere una festa”.