Ilva, si profila lo stop di un mese
Stabilimento fermo a causa dell'incendio divampato nella notte
Stabilimento fermo a causa dell'incendio divampato nella notte
Si profila un fermo di almeno tre settimane per lo stabilimento Ilva di Novi Ligure, a causa dell’incendio divampato la notte scorsa che ha distrutto uno dei trasformatori dell’alta tensione e ne ha seriamente danneggiati altri due.
Essendo la produzione completamente ferma, oggi l’azienda ha dato la possibilità ai dipendenti di scegliere se usufruire di un giorno di ferie, rimanere in loco per partecipare a corsi di formazione o essere impiegati in lavori di manutenzione ordinaria e pulizia delle linee di produzione.
Per domani è invece ipotizzato un incontro tra la dirigenza e i rappresentanti sindacali per decidere come gestire la situazione di emergenza: in casi come questo, secondo le leggi italiane è possibile chiedere la cassa integrazione per evento straordinario, ma stando alle indiscrezioni non sarebbe un’ipotesi al vaglio della proprietà di ArcelorMittal.
Di difficile attuazione anche l’idea di anticipare la fermata per ferie che solitamente viene effettuata ad agosto, perché i dipendenti da poco assunti hanno un monte ore di ferie pari a sette giorni lavorativi.
Una decisione definitiva sulla gestione dell’emergenza è comunque attesa per domani. Nel frattempo, si rafforza l’ipotesi che l’incendio sia stato favorito dal forte vento che soffiava la notte scorsa a Novi Ligure. I tecnici sono già al lavoro per la riparazione degli ingenti danni causati dal fuoco.