Teleriscaldamento: due nuove centrali. Si parte dal quartiere Europa, operativa a fine 2019
780 utenze previste, 62 chilometri di rete, 90 milioni di investimento. Lintero progetto sarà realizzato in sei anni, i lavori cominceranno allinizio del 2019 affinché il servizio diventi operativo ad ottobre 2019 e riguarderanno la costruzione della Centrale Sud e le opere connesse, nel quartiere Europa, vicino a La Casetta. Un progetto proseguito dall'attuale amministrazione "convinta" dei risvolti positivi soprattutto in termini ambientali
780 utenze previste, 62 chilometri di rete, 90 milioni di investimento. L?intero progetto sarà realizzato in sei anni, i lavori cominceranno all?inizio del 2019 affinché il servizio diventi operativo ad ottobre 2019 e riguarderanno la costruzione della Centrale Sud e le opere connesse, nel quartiere Europa, vicino a La Casetta. Un progetto proseguito dall'attuale amministrazione "convinta" dei risvolti positivi soprattutto in termini ambientali
ALESSANDRIA – Un approccio “prudenziale” di valutazione dei pro e contro. Ma alla fine un “convincimento” netto sul proseguire nel progetto di Teleriscaldamento di cui si doterà Alessandria, così da realizzare una vera e propria “Comunità Urbana dell’Energia e dell’Ambiente”. È questo l’obiettivo dell’amministrazione comunale Cuttica e dei partner del settore che realizzeranno il progetto Egea, Telenergia e Amag: un nuovo sistema di teleriscaldamento, che integri quello già realizzato nel quartiere Cristo. Si tratta di due centrali a cogenerazione, una a Sud in via del Chiozzetto (quartiere Europa vicino a La Casetta) che sarà la prima a venire realizzata e che sarà 4 volte più potente rispetto a quella attiva già oggi al Cristo e una a Nord della città, in via Bruno Pasino (in zona Galimberti, vicino al deposito di Amag Ambiente) la cui autorizzazione è prevista in una seconda fase e a cui si aggiunge la realizzazione di un parco. Il doppio insediamento permetterà di sviluppare due impianti di potenza inferiore rispetto all’ unico impianto inizialmente previsto, con un minor utilizzo di combustibile e una maggiore affidabilità, essendo due siti perfettamente interconnessi.
I lavori della prima centrale al quartiere Europa e opere connesse dovrebbero partire nel nuovo anno per poter diventare “operativa” ad ottobre 2019. Sono previste circa 800 utenze allacciate al Teleriscaldamento, 62 chilometri di rete, 90 milioni di investimento (48 ml per la rete, 42 ml per le Centrali). L’intero progetto sarà realizzato in sei anni. L’impianto svilupperà complessivamente una potenza termica di 145 MW e una potenza elettrica di 19,5 MW. L’allacciamento sarà gratuito per chi lo farà entro i primi 3 anni dall’avvio del servizio, mentre dopo sarà richiesto un contributo all’utente del 20% circa. E’ stato previsto anche un “bonus” sulle bollette per le famiglie meno abbienti, per un importo di 50 mila euro l’anno, che si tradurrà in uno “sconto” sulla base del reddito ISEE.

Ed è proprio l‘aspetto “ambientale” del progetto ad essere stato messo in rilievo dai membri della giunta, come “aspetto importante da dover affrontare . “Tre centrali di nuova generazione sono più gestibili di migliaia di comignoli delle case della città”. “Vogliamo davvero cambiare aria ad Alessandria? Questo è il primo modo per farlo” sono state le parole dell’assessore all’Ambiente Paolo Borasio, che ha sottolineato l’importanza del collegamento delle caldaia dei condomini ad un’unica centrale soprattutto per la diminuzione consistente di emissioni di Pm10, “considerando che quando si parla di smog, il 70% dipende dal riscaldamento e solo il 30% dal traffico veicolare”. Frecciatina tirata anche alla Regione Piemonte “che impone la chiusura alle auto nel centro città” come deterrente all’inquinamento ambientale, ma poi non affianca “politiche di investimento e campagne informative per migliorare il servizio dei Comuni di trasporto pubblico locale”. Insomma quello del Teleriscaldamento è visto come un progetto dai risvolti positivi in termini ambientali, sociali e anche di redditività per il territorio e per le sue aziende, come Amag che è direttamente coinvolta (con un 10% in Telenergia) e con Alegas da cui sarà acquistato il gas. “Tutto grazie ad investimenti di privati”.
Una progettazione che prevede anche opere ritenute “d’obbligo o necessarie” a contorno del servizio di Teleriscaldamento e del quartiere in cui andrà ad operare. Così sono previsti anche rifacimento totale della pavimentazione stradale, con carreggiata inferiore ai 6 metri, e la posa di condutture a disposizione del Comune, atte a ospitare la fibra ottica. “Su questi lavori masiimo controllo da parte del Comune per i lavori di ripristino” ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Barosini. È prevista, inoltre, la programmazione condivisa con Amag per la posa/rinnovo dei sottoservizi (gas, acqua e fognatura) in modo da ridurre i costi complessivi dell’intervento e limitare gli impatti dei cantieri sulla viabilità cittadina. Telenergia si impegnerà a realizzare anche opere compensative, quali un nuovo parco cittadino, che sorgerà vicino alla Centrale Nord, nonché l’installazione di un certo numero di colonnine di ricarica elettrica.

“Con questo progetto dotiamo Alessandria di una rete impiantistica che incrementa la dotazione di servizi a favore della comunità e miglioriamo significativamente la situazione ambientale ed economica della città con un’infrastruttura energetica efficiente, affidabile e sicura — ha dichiarato Giuseppe Zanca – Accompagneremo passo passo gli alessandrini alla scoperta di questo importante progetto e dei suoi concreti benefici con la presenza sul territorio: è già online il sito web dedicato e all’inizio dell’anno illustreremo pubblicamente il progetto al quartiere Europa, organizzando anche visite guidate alla centrale esistente del Quartiere Cristo”.