Cissaca e Fondazione Cassa di Risparmio a sostegno di donne e minori
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Cissaca e Fondazione Cassa di Risparmio a sostegno di donne e minori

Sono 4 i progetti portati avanti dal Cissaca grazie al contributo della Cassa di Risparmio di Alessandria. Tutti rivolti alle fasce di popolazione più debole: dalle famiglie vulnerabili, alle donne vittime di violenza, fino ai più giovani per dar loro opportunità di inserimento sociale

Sono 4 i progetti portati avanti dal Cissaca grazie al contributo della Cassa di Risparmio di Alessandria. Tutti rivolti alle fasce di popolazione più debole: dalle famiglie vulnerabili, alle donne vittime di violenza, fino ai più giovani per dar loro opportunità di inserimento sociale

 ALESSANDRIA – Sono quattro i progetti sviluppati in questo anno da Cissaca e rivolti all’inclusione sociale sul nostro territorio che hanno visto il contributo e la sinergia della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, creando un’unione “ che spero si rafforzi sempre più per promuovere iniziative che garantiscano un maggiore benessere sociale su tutto il territorio alessandrino. Dove la Fondazione e il suo presidente rappresentano il primo e più importante interlocutore”, come ha sottolineato il presidente del Consorzio di servizi socio assistenziali alessandrino, Gianni Ivaldi.

Tre progetti sono già operativi, uno deve ancora partire e sarà presentato a giorni alla Regione, grazie al bando a cui il Cissaca ha aderito. Si tratta di “We Ca.Re.”, una sperimentazione che ha come obiettivo quello di accrescere le opportunità abitative per le famiglie, attraverso una “condivisione” degli spazi domestici da parte di soggetti diversi e più vulnerabili. Un partenariato con la Fondazione che è un “valore aggiunto” per poterlo realizzare, anche grazie al contributo economico di 5 mila euro per la sua attivazione, che coinvolge 10 enti gestori, 5 Asl.

Attivo già da tre anni, con un totale di 24 mila euro investiti da parte della Fondazione Cral, è il progetto “Sogno o son desto”, rivolto ai giovani che si trovano in condizioni di povertà. Ogni anno oltre una ventina di minori ha la possibilità di partecipare a corsi e attività sportive, grazie alla collaborazione di numerose realtà ludico sportive cittadine, che altrimenti sarebbero loro preclusi per le condizioni economiche e sociali difficoltose in cui vivono.

Due sono invece i progetti rivolti alla donna che hanno avuto il contributo della Fondazione: il primo rappresentato da una specifica iniziativa che si è svolta a novembre, “Non ti temo, mi difendo” ad Alessandria come città capofila, allo scopo di sensibilizzare la cittadinanza verso il problema della “violenza sulle donne”, diventata una piaga sociale da arginare.

Il secondo progetto, attivo da pochi mesi, guarda invece all’aiuto e al sostegno per le donne (con o senza figli minori) che si trovano temporaneamente senza un’abitazione in seguito ad episodi di violenza domestica o di un evento improvviso e traumatizzante che le lascia prive di risorse economiche per vivere e/o da destinare ad un’assistenza legale. Una “richiesta di aiuto” che – secondo i dati del Cissaca – in provincia conta più di 960 casi. Una cinquantina sono quelli gestiti dai servizi socio assistenziali di Alessandria. “Si tratta di donne vittime di violenza: 4 sono quelle che si sono rivolte spontaneamente al Cissaca, altre segnalazioni arrivano dall’ospedale o dalle Forze dell’Ordine”. Si tratta per un 30% di donne di nazionalità marocchina e rumena, per un 20% italiana e 10% proveniente da altri paesi. Il progetto “Liberi di scegliere” è già stato attivato su un caso del Cissaca e si sviluppa in una fase di sostegno “in emergenza”, grazie a 13 strutture pubbliche del territorio che hanno dato la loro disponibilità, mettendo cioè a disposizione alcuni loro spazi, come i locali cosiddetti di foresteria, per una “sistemazione temporanea” di queste donne e dei loro figli. “Una possibilità di entrare sia di giorno che di notte ed essere assistiti subito da personale”. Altra soluzione è quella “in convenzione” con l’Atc che a breve metterà a disposizione del Cissaca un appartamento che potrà ospitare 2 o 3 donne, per una sistemazione “più a lungo termine”, per coloro che non sono dopo lo stato di “emergenza” riuscite a trovare ancora una soluzione o sistemazione più definita.

“Quattro progetti sostenuti e tutti particolarmente significativi sotto il profilo sociale – afferma Pier Angelo Taverna, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria – sono il risultato di una importante collaborazione che da alcuni anni, la Fondazione e il CIissaca hanno stabilito a favore delle fasce più deboli della nostra realtà locale. Donne vittime di violenza, famiglie vulnerabili, minori provenienti di famiglie in difficoltà economiche sono i destinatari di questa rete solidale che, da un lato, trova il Cissaca impegnato sotto il profilo prettamente operativo e dall’altro la Fondazione che mette a disposizione i fondi necessari per realizzare i progetti. La solidarietà è nel codice genetico delle fondazioni di origine bancaria che cercano di attutire un disagio sociale sempre più diffuso. Anche noi come Fondazione cerchiamo di fare la nostra parte sapendo che non possiamo sostituirci allo Stato o agli enti locali ma che insieme al terzo settore e al volontariato possiamo offrire un contributo determinante come antidoto alla crisi del welfare”.

 

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