Tari: meno cara per Caritas e Frati Cappuccini. Più spese invece per Palazzo Rosso
Modifiche al Regolamento sulla Tari, la tassa sui rifiuti che va incontro alle esigenze di "aiuto" espresse da alcune realtà benefiche che si occupano della distribuzione pasti ai poveri e di assistenza con una riduzione del 25%. Per adeguamento alla normativa invece è Palazzo Rosso a rimetterci: ora i locali comunali utilizzati a fini istituzionali dovranno pagare la tassa rifiuti, con un esborso di circa 200 mila euro. Che finiranno però sulla filiera rifiuti (Aral)....
Modifiche al Regolamento sulla Tari, la tassa sui rifiuti che va incontro alle esigenze di "aiuto" espresse da alcune realtà benefiche che si occupano della distribuzione pasti ai poveri e di assistenza con una riduzione del 25%. Per adeguamento alla normativa invece è Palazzo Rosso a rimetterci: ora i locali comunali utilizzati a fini istituzionali dovranno pagare la tassa rifiuti, con un esborso di circa 200 mila euro. Che finiranno però sulla filiera rifiuti (Aral)....
ALESSANDRIA – Chi godrà delle “modifiche” al Regolamento Tari, la tassa sui rifiuti, saranno le realtà benefiche della città di Alessandria che si occupano della distribuzione pasti ai poveri e di assistenza. Ovvero Caritas e Frati Cappuccini di San Francesco. Che solo poche settimane fa avevano reso pubblica la “difficoltà” ad andare avanti viste le crescenti spese da sostenere. E a dare il proprio aiuto è arrivato Palazzo Rosso, almeno sui costi della tassa sui rifiuti. Tra le varie modifiche, infatti, c’è anche la riduzione della tariffa del 25% che viene estesa a queste realtà benefiche. Mentre prima la riduzione del 50% era solo per le Ipab, che ad Alessandria è una: il Soggiorno Borsalino. Ora la riduzione viene sdoppiata (25% ad entrambe) per un criterio di “equità”, portando tutte alla pari. La scelta specifica del valore della riduzione, invece, “è stata fatta per avere un saldo invariato del gettito” – come hanno spiegato in commissione Bilancio e Affari Istituzionali, l’assessore Cinzia Lumiera e il ragioniere capo Antonello Paolo Zaccone – che si aggira sui 25 mila euro. La Tari “pesa anche sulle tasche dei commercianti, che faticano molto in questo periodo di crisi” ha ricordato il capogruppo Vincenzo Demarte. “Pensare a qualche agevolazione anche per loro?”. Ma in questo caso il percorso è ben più lungo e tortuoso, vista la ricaduta (negativa) che si dovrebbe calcolare nelle casse e nel bilancio del Comune.

Ed è proprio rispetto alla società di smaltimento rifiuti che è stato sollevato da Giorgio Abonante (Pd) un caso “particolare”, con il timore che possa non essere un caso isolato. “Il riferimento è relativo alla richiesta fatta da Aral di pagamento per i rifiuti di attività di artigiano, che erano però teoricamente di quantità inferiore, ovvero era ricompresa nella Tari che già viene pagata per la superficie della propria attività”. La domanda è “come mai è stato chiesto un ulteriore pagamento?”. Ma soprattutto “sarà rimborsato? O sarà deciso un bonus sulla tassa del prossimo anno?”. Il Regolamento detta la “disciplina” – ha risposto Zaccone – ma non sono ricompresi i criteri di assimilazione. “Qualora fosse stati apportati dei cambiamenti sulle singole partite è necessario chiedere agli uffici e all’assessorato all’Ambiente”.
