Appalto “pulizie”: ballano 2 mila ore l’anno per i lavoratori. Chiesto incontro all’Ispettorato del lavoro
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Appalto “pulizie”: ballano 2 mila ore l’anno per i lavoratori. Chiesto incontro all’Ispettorato del lavoro

Un presidio sotto Palazzo Rosso delle lavoratrici del servizio di "pulizia" del Comune insieme a UilTucs e Filcams Cgil dopo l'esito negativo del primo incontro al tavolo delle trattative sindacali. Una manifestazione di "stato di agitazione" per chiedere l'intermediazione dell'amministrazione comunale che li ha ricevuti giovedì mattina. Alla presenza del Comune e delle due aziende, l'uscente e la vincitrice dell'appalto i sindacati hanno chiesto incontro in ITL

Un presidio sotto Palazzo Rosso delle lavoratrici del servizio di "pulizia" del Comune insieme a UilTucs e Filcams Cgil dopo l'esito negativo del primo incontro al tavolo delle trattative sindacali. Una manifestazione di "stato di agitazione" per chiedere l'intermediazione dell'amministrazione comunale che li ha ricevuti giovedì mattina. Alla presenza del Comune e delle due aziende, l'uscente e la vincitrice dell'appalto i sindacati hanno chiesto incontro in ITL

 ALESSANDRIA – Al grido di “le ore non si toccano” con fischietti e tamburi i lavoratori del servizio di “pulizia” del Comune – insieme alle due organizzazioni sindacali UilTucs e Filcams Cgil – hanno manifestato sotto Palazzo Rosso nella mattinata di giovedì 29 novembre. Un grido di allarme e la richiesta di “intermediazione” dell’amministrazione comunale dopo l’esito più che negativo del primo incontro tra la nuova azienda che ha vinto l’appalto (Fidente Spa) e i sindacati al tavolo di trattativa.

E la risposta dai piani alti di Palazzo Rosso è arrivata: Francesco Rosati per la Uil e Antonio Torchia della Cgil insieme alle lavoratrici sono stati ricevuti dalla dirigente, la dottoressa Rossella Legnazzi e dall’assessore Monica Formaiano. Il primo incontro “fallimentare” con un atteggiamento negativo e “aggressivo” della ditta che da sabato 1 dicembre entra nella gestione del servizio – come hanno spiegato i sindacati – sembra essere dipeso dalla mancanza di documentazione che la Fidente aveva chiesto alla ditta uscente così da poter fare delle valutazioni concrete in termini di ore e gestione del lavoro. Un nuovo appalto che – come spiegato dal Comune – ha al suo interno delle attività e mansioni in più. “Ma sul quale non si è riusciti nemmeno ad aprire il dialogo con l’azienda” lamentano i sindacati.

Sembra comunque che qualche numero sia saltato fuori: “ballano circa 2 mila ore di lavoro l’anno tra quanto svolto (in termini di ore) oggi dalle lavoratrici e quanto invece riportato nel nuovo appalto. Oltre 17 mila ore di lavoro annuali nei contratti in essere oggi, rispetto alle 15 mila 590 riportate nel nuovo appalto del servizio. Proprio questa differenza di ore, così come altre questioni contrattuali potevano essere affrontate nel tavolo di trattativa, ma l’azienda si è alzata e se ne è andata” ha ricordato il sindacalista della UilTucs.

Che unitariamente con la Filcams Cgil ha chiesto un incontro “con urgenza” all’Ispettorato del Lavoro alla presenza dell’amministrazione comunale, della uscente azienda Manital e della entrante Fidente così da poter avere un “confronto” e cercare di risolvere le problematiche presenti, in primo luogo per aprire la trattativa sulle ore mancanti.

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