Parking piazza Garibaldi, giardini e Metropark: trattative in corso, “ma nessuna risposta su cosa si vuole fare”
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Parking piazza Garibaldi, giardini e Metropark: trattative in corso, “ma nessuna risposta su cosa si vuole fare”

La mozione presentata dalla maggioranza che chiede “come si pensa di riqualificare queste aree” con la specifica di un cronoprogramma è stata affrontata in Consiglio comunale. Dal vicesindaco sono emerse “trattative e studi in corso”. Dal Pd Mazzoni rivendica risposte “che dipendono da scelte politiche che si vogliono fare. In 90 giorni dovete dire di più”. E anche il presidente di Forza Italia, Sciaudone parla di “burocrazia che si sta mangiando la politica”

La mozione presentata dalla maggioranza che chiede ?come si pensa di riqualificare queste aree? con la specifica di un cronoprogramma è stata affrontata in Consiglio comunale. Dal vicesindaco sono emerse ?trattative e studi in corso?. Dal Pd Mazzoni rivendica risposte ?che dipendono da scelte politiche che si vogliono fare. In 90 giorni dovete dire di più?. E anche il presidente di Forza Italia, Sciaudone parla di ?burocrazia che si sta mangiando la politica?

 ALESSANDRIA – Un’area che va da piazza Garibaldi, passando per i giardini e arrivando fino alla stazione ferroviaria e gli spazi a parcheggio oggi poco utilizzati o quasi in disuso. Questa è la zona “da riqualificare” su cui si concentra la mozione presentata dalla maggioranza di Palazzo Rosso, con primo firmatario Mauro Bovone di Forza Italia, che è stata appoggiata anche dai gruppi di opposizione. L’obiettivo è capire “cosa si voglia fare di quegli spazi. Come riqualificarli, quindi che progetti ci sono. Ma soprattutto a che punto sono”. Chiedendo in 90 giorni che è il tempo destinato a dare risposte previsto dalle mozioni un “cronoprogramma”.

E così: piazza Garbaldi, si farà il parcheggio sotterraneo? “Il parking di piazza Garibaldi vede problematiche da affrontare che affondano le radici in tempi lontani – ha risposto il vicesindaco Davide Buzzi Langhi – Comunque sono in corso degli studi per valutare la gestione dei parcheggi di tutta la città. Gestione oggi affidata ad Amag Mobilità che scadrà a giugno 2020. Per allora, quindi tra un anno e mezzo, ci sarà uno sviluppo e un piano, che comprenderà anche piazza Garibaldi”.
Poi c’è l’area dei giardini, antistanti la stazione ferroviaria. Qui la mozione riprendeva la richiesta del presidente del Pd, Paolo Berta per posizionare un palco permanente che fosse accessibile a tutti per cerimonie e manifestazioni. E il futuro dell’unico superstite degli ecomostri: l’Ex Cangiassi. “Il bando per l’ex Cangiassi scade a fine mese. Speriamo nell’interesse di qualcuno” sono state in sintesi le parole di Buzzi Langhi.  E infine c’è l’area della stazione: “qui ci sarà da riorganizzare lo spazio per le biciclette. Mentre per l’area dove dovrebbe sorgere un Movicentro, cioè un’area di interscambio dei mezzi, per bus e navette, sono in corso le trattative con le grandi società e Rfi. Ma è sempre complesso dialogare con queste realtà”.

Tante trattative e idee in corso. “Per ora però non ci sono risposte. E in 90 giorni l’amministrazione dovrà dire qualcosa di più. Un esempio è il parcheggio di piazza Garibaldi: la risposta è si vuole fare, si o no? Lo stesso vale per i giardini e la possibilità di posizionare lì un palco fisso”. Questa la critica mossa dal vicepresidente del Consiglio Comunale, Enrico Mazzoni, sostenendo che 90 giorni sono sufficienti per dare risposte.

Anche dai banchi del Movimento 5 Stelle, il consigliere Francesco Gentiluomo ha criticato la scelta “commerciale” di destinazione dell’ex Cangiassi. “Noi credevamo e speravamo che quello spazio fosse adibito a servizio pubblico, ad esempio ufficio informazioni per la mobilità o presidio della polizia municipale, visto il continuo caos che si crea in stazione perché la gente non sa dove rivolgersi per informazioni”.

A chiudere in bellezza è stato il presidente di Forza Italia, Maurizio Sciaudone: “la burocrazia si sta mangiando la politica” ha detto, criticando i tempi biblici di “azione” o di presa in esame delle richieste che vengono fatte. Ma va anche oltre, bacchettando direttamente il primo cittadino sulla questione “dei bagni richiesti dai taxisti della stazione”. Una questione “da campagna elettorale” che non si è ancora risolta.

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