Cittadella: tolto il velo sui primi 5 lotti per recuperarla
La Sovrintendenza illustra il piano con gli interventi più imminenti da attuare nei prossimi anni, che saranno affidati al partner Invitalia. "Non vedete ancora cantieri ma stiamo lavorando perché i lavori vengano assegnati entro il 2019". Nel piano anche un "luogo sicuro" in cui ricoverare beni artistici in caso di calamità naturali
La Sovrintendenza illustra il piano con gli interventi più imminenti da attuare nei prossimi anni, che saranno affidati al partner Invitalia. "Non vedete ancora cantieri ma stiamo lavorando perché i lavori vengano assegnati entro il 2019". Nel piano anche un "luogo sicuro" in cui ricoverare beni artistici in caso di calamità naturali
ALESSANDRIA – Dopo alcuni mesi dal suo insediamento all’interno della Cittadella la Sovraintendenza ai Beni Culturali ha presentato venerdì 16 novembre il piano d’interventi che attuerà nei prossimi anni, con l’obiettivo di iniziare il lento, e assai impegnativo, recupero della fortezza. Finora i fondi utilizzati per recuperare la caserma Pasubio, che ospita la Sovraintendenza (e il Fai al piano terra) sono stati di circa 140 mila euro, cifra importante ma che ancora non è stata sufficiente per ultimare tutti i lavori (iniziati con un intervento al tetto del costo di 30 mila euro, visto che era invaso dai piccioni e da almeno mezzo metro di guano). “Dovremo installare quanto prima un ascensore, perché ovviamente i nostri uffici devono essere accessibili a tutti e oggi purtroppo ancora non lo sono” ha ricordato nel corso della sua illustrazione la direttirce Egle Micheletto.

In Cittadella il Comune gestirà per almeno 20 anni il Palazzo del Governatore, facendo un luogo adatto per mostre ed eventi.
Secondo il cronoprogramma presentato dalla Sovraintendenza per il 2018 l’impegno di spesa è di 500 mila euro, solo parzialmente utilizzati, principalmente per mettere in sicurezza il ponte della porta Reale, intervento che verrà ultimato nel 2019, quando a disposizione per i lavori sulla fortezza ci saranno 1,5 milioni di euro, utili anche per interventi strutturali sull’accesso dalla porta di soccorso, che non versa in buone condizioni.
Il Politecnico di Torino sta lavorando a rilievi sull’area, grazie al contratto di ricerca stipulato, utilizzando sistemi non invasivi, come il georadar.
