Nuove piante per ogni bambino nato: “siamo a posto per 90 anni, grazie alle 100 mila rose di Fabbio”
La denuncia è del presidente del Consiglio comunale Emanuele Locci nelle cui mani è finito il documento del bilancio arboreo di fine mandato della amministrazione Rossa. Locci arrabbiato: non solo non è stato fatto un vero bilancio degli alberi davvero piantati rispetto ai nuovi nati, ma addirittura in questo documento si dice che teoricamente si potrebbe non piantare più nulla fino al 2109, cioè per 92 anni dal 2017, perchè l'amministrazione Fabbio aveva messo 100 mila arbusti floreali
La denuncia è del presidente del Consiglio comunale Emanuele Locci nelle cui mani è finito il documento del ?bilancio arboreo? di fine mandato della amministrazione Rossa. Locci arrabbiato: ?non solo non è stato fatto un vero bilancio degli alberi davvero piantati rispetto ai nuovi nati, ma addirittura in questo documento si dice che teoricamente si potrebbe non piantare più nulla fino al 2109, cioè per 92 anni dal 2017, perchè l'amministrazione Fabbio aveva messo 100 mila arbusti floreali?
Facendo un passo indietro, il presidente del Consiglio spiega come questo documento parta dal principio sancito da una legge (la 113 del 1992, poi modificata dalla legge 10 del 2013) per cui ogni comune “è obbligato a piantare un nuovo albero per ogni bambino nato o residente o minore adottato e residente nel comune di Alessandria”. E l’anagrafe successivamente dovrebbe anche segnalare quale è stato l’albero piantato e dove. Una sorta di bilancio di quanto fatto in 5 anni di governo dovrebbe rappresentare la “sintesi” dei nuovi alberi piantati: “e questo è stato fatto formalmente dalla precedente amministrazione” sebbene non a regola d’arte secondo Locci, secondo quanto imposto dalla legge. “Perché parlano non di bambini nati, ma di saldo tra quanto sono stati i morti e quanta la popolazione residente: a grandi linee dovrebbero esserci 740 piante in più per ogni anno”. E qui già si stende un velo pietoso.

Anche nella redazione del “bilancio arboreo” Locci non vede realismo e onesta: “vengono inseriti tutti quegli alberi che non erano prima censiti, che hanno scoperto e vengono inseriti come nuove piantumazioni. Poi per quelli tagliati vengono prese in esame solo le piante, mentre per quelle nuove, anche siepi, fiori….”. Ora per “rimediare” o comunque per rispettare la legge, Locci ha presentato una mozione in cui pretende “un nuovo censimento del verde e soprattutto che la legge venga rispettata, e quindi che venga piantumato un albero per ogni bambino nato ad Alessandria e che ne venga fatta comunicazione”. Ma Locci non si ferma qui e chiede anche “che venga istituito il 21 novembre come prevede la legge la Giornata nazionale degli alberi, che venga attuato il Regolamento comunale del verde e propone che anche Alessandria possa avere un piano strategico del verde urbano, in modo da programmare in maniera scientifica e accorda, in condivisione con i cittadini, tutte le iniziative in materia di verde urbano”. Infine Locci propone che questo Consiglio comunale faccia ri-nascere la Consulta comunale per l’ambiente, che lui stesso aveva voluto 11 anni fa e che poi nel 2012 è stata chiusa.