Città verdi, Alessandria precipita in un impietoso 94esimo posto
Legambiente boccia il capoluogo nel report annuale Ecosistema Urbano, la classifica delle città più verdi. -10 posizioni in un anno. Mai così bassi. A pesare sono le polveri sottili
Legambiente boccia il capoluogo nel report annuale Ecosistema Urbano, la classifica delle città più verdi. -10 posizioni in un anno. Mai così bassi. A pesare sono le polveri sottili
ALESSANDRIA – Alessandria sprofonda nel grigio. Il report annuale di Legambiente sulle città verdi per il nostro capoluogo è impietoso, perché ci sbatte in faccia il peggioramento di ben dieci posizioni rispetto ad un anno fa, portandoci al 94esimo posto.
Tutti i capoluoghi del Piemonte perdono comunque posizioni eccetto Torino che sale di tre (Biella stabile). Verbania era ottava, oggi 11esima, Biella 15esima, Vercelli 37esima (era 27° nel 2017), Cuneo 43esima (era 33° nel 2017), Asti 53esima (era 50° nel 2017), Novara 73esima (era 67° nel 2017), Torino 78esima (era 81° nel 2017).
Nel corso degli anni Alessandria è passata dal 67esimo posto nel 2014 al 77esimo del 2015, 62 nel 2016. 84esima nel 2017.
Le valutazioni che portano poi a stilare un elenco di buoni e cattivi non si basano solo sulle giornate di inquinamento in cui Alessandria è purtroppo regina dei superamenti dei livelli di polveri sottili. Sono ben 17 gli indicatori di Ecosistema Urbano che valutano quanto una città sia verde: tasso di motorizzazione e incidenti stradali, uso efficiente del suolo, aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia.
La voce peggiore ovviamente sono le PM10, che da sole ci fanno sprofondare in zona retrocessione. Anche i livelli di ozono registrati l’anno scorso sono da 73esimo posto. Sempre metà bassa della classifica anche alla voce ‘consumi idrici’: 60, uso del suolo (77) e raccolta differenziata (66). 45esimi per il numero di alberi per abitante, però.
A guardare sulla carta le piste ciclabili sono tante in proporzione, così da portare la quella che si definsce Città delle Biciclette al 18esimo posto, anche se questo dato è sempre stato contestato dagli ambientalisti e dai ferventi ciclisti, visto che i chilometri sulla carta sono una cosa, quelli veramente fruibili dai velocipedisti sono un’altra. 60Esimi anche per quanto riguarda il trasporto pubblico, e ben 82esimi a livello nazionale per il suo utilizzo. Come dire, gli autobus ci sarebbero anche, mancano i passeggeri. Ma forse sono tutti dati arcinoti, su cui si discute. Ancora.