“La Pigotta sospesa”: un contributo per “adottarla” e donarla ai bambini bisognosi
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“La Pigotta sospesa”: un contributo per “adottarla” e donarla ai bambini bisognosi

Una iniziativa di Confcommercio e Unicef mutuata dal "caffè sospeso napoletano", ma tutta alessandrina: la "pigotta" sospesa, la bambola di pezza che sarà presente in molti negozi e che con un piccolo contributo i cittadini potranno "adottare". Al raggiungimento di 20 euro la pigotta sarà donata a Natale ai bambini bisognosi di alcune realtà alessandrine, come l'ospedaletto, il Cissaca, Caritas, La Casa delle Donne....

Una iniziativa di Confcommercio e Unicef mutuata dal "caffè sospeso napoletano", ma tutta alessandrina: la "pigotta" sospesa, la bambola di pezza che sarà presente in molti negozi e che con un piccolo contributo i cittadini potranno "adottare". Al raggiungimento di 20 euro la pigotta sarà donata a Natale ai bambini bisognosi di alcune realtà alessandrine, come l'ospedaletto, il Cissaca, Caritas, La Casa delle Donne....

 ALESSANDRIA –Il modello è quello del “caffè sospeso napoletano”. Ma l’iniziativa è tutta alessandrina: “la Pigotta sospesa” grazie alla collaborazione tra Confcommercio e Unicef. La bambola di pezza, tipica della tradizione italiana, sarà presente in molti negozi dal 18 ottobre al 20 dicembre: ogni cittadino potrà renderne suo un pezzetto, cioè dare una piccola offerta e solo al raggiungimento di 20 euro la pigotta si potrà considerare “adottata”. Solo allora sarà donata nel periodo di Natale ai bambini bisognosi di alcune strutture cittadine: dall’ospedale infantile, alla Casa di Quartiere. Ma anche alla Casa delle Donne (Non una di Meno), al Cissaca, Azimuti, Caritas, Coompany e Parrocchia di Santa Maria di Castello.

Due mondi che si uniscono, quello del commercio e del volontariato, per un obiettivo comune: donare ai bambini in difficoltà e come da sempre sostiene Unicef contro la “mortalità infantile” dei bambini dell’Africa. Ogni Natale l’Unicef è nelle piazze per “dare in adozione” una pigotta. Quest’anno l’iniziativa vuole coinvolgere il mondo del commercio, che non è solo “economia” ma che svolge in una comunità anche un “ruolo sociale” come è stato ricordato da Alice Pedrazzi direttore Confcommercio Alessandria. “C’è una linea sottile tra lo spazio pubblico (le vie) e lo spazio privato (gli esercizi commerciali) e i negozi diventano così luogo di scambio, di socialità e di cultura del territorio, oltre che rappresentare una percentuale importante del Pil della economia del nostro Paese”.

“Siamo contenti di diventare strumento sociale per Unicef – ha aggiunto Alice Pedrazzi – il primo esempio in Italia. E’ questo uno degli aspetti su cui il commercio deve puntare: il filone dell’etico e del sociale”. Soprattutto in un mondo, quello del commercio, che sta cambiando con l’avanzare dell’e-commerce. “In un mondo dove la tecnologia è dominante e sta trasformando anche il lavoro del Terziario – ha aggiunto la presidente di Terziario Donna, Vittoria Poggio – è fondamentale coltivare la nostra sensibilità. Con una visione d’impresa si mette però in campo una rete di valori: e questa iniziativa ne è un simbolo”.

“Tutti insieme si vince”. Questo il motto della presidente del Comitato Unicef Alessandria Paola Golzio. Che ha spiegato da dove è nata questa idea, poi sostenuta da Confocommercio. “Lo scorso anno un signore per Natale è venuto a comprare una pigotta. Ma non l’ha ritirata invitandoci a donarla a chi ne aveva più bisogno”. Così si è pensato che un piccolo contributo, alla portata di tutti, poteva essere la strada per raggiungere il risultato: essere di sostegno ai bambini che non superano i 5 mesi di vita in paesi come l’Africa, attraverso i kit salvavita Unicef (vaccini, vitamina A, kit ostetrico per parto sicuro, antibiotici e zanzariere antimalaria) e dare un piccolo dono, fare un gesto anche verso i bambini bisognosi della realtà locale, alessandrina.

Per le attività commerciali che vogliono aderire e avere quindi la pigotta in negozio sarà necessario compilare un apposito modulo disponibile negli uffici Confcommercio o scaricabile dal sito www.ascom.al.it o che potrà essere richiesto via mail (ascom@ascom.al.it). E invece per tutti i cittadini non resta che consultare l’elenco dei negozi che hanno aderito sul sito e poi….fare un gesto di solidarietà.

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