Palazzo Rosso: investimenti (con mutui) per oltre 9 milioni di euro sul 2018
Tra le priorità elencate dall'amministrazione comunale alla Cassa Depositi e Prestiti per ottenere mutui per investimenti di 9 milioni 300 mila euro sul 2018 ci sono la manutenzione strade e marciapiedi, gli impianti di videosorveglianza e la situazione idrica di Casalbagliano. E poi c'è il capitolo Por Fesr. Saranno un peso troppo grosso per gli equilibri dei conti di palazzo Rosso?
Tra le priorità elencate dall'amministrazione comunale alla Cassa Depositi e Prestiti per ottenere mutui per investimenti di 9 milioni 300 mila euro sul 2018 ci sono la manutenzione strade e marciapiedi, gli impianti di videosorveglianza e la situazione idrica di Casalbagliano. E poi c'è il capitolo Por Fesr. Saranno un peso troppo grosso per gli equilibri dei conti di palazzo Rosso?
ALESSANDRIA – Serve affidabilità. Questo è quello che ha chiesto la Cassa Depositi e Prestiti all’amministrazione comunale di Alessandria che è andata a bussare alla porta del maggiore erogatore di finanziamenti per ottenere dei mutui. E sul 2018 (anno che sta quasi per terminare) la richiesta di finanziamento ammonta a 9 milioni 300 mila euro, come comunicato dall’assessore Giovanni Barosini e dall’assessore Cincia Lumiera in commissione Bilancio per delle variazioni “sensibili” proprio sulla voce investimenti del 2018 e in generale sul piano triennale dei lavori pubblici 2018-2020.
Un vero e proprio elenco, una “scala” di priorità che nero su bianco sono state mandate alla Cassa Depositi e Prestiti. “Manutenzione strade e marciapiedi, impianti semaforici e di videosorveglianza e la situazione idraulica da sanare di Casalbagliano” sono le prime tre priorità. Seguite da “automezzi e pc per vigili urbani, arredi scolastici, spese per cimiteri, smart mobility, sistemazione centri sportivi e acquisto autobus elettrici”.
Richiesta di finanziamenti per investimenti che va di pari passo con il piano 2018-2020 dei Lavori Pubblici e con quelle voci di bilancio che vanno “riviste” alla luce di maggiori o minori entrate e allo stesso modo di maggiori o minori spese. Così è l’assessore Giovanni Barosini a spiegare che alcune mofiche si sono rese necessarie per tre principali elementi: “intanto perché la previsione derivante dagli oneri di urbanizzazione è inferiore a quanto si era immaginato (circa 1 milione ipotizzato oggi per ciascuno dei tre anni e che non è ancora sicuro). Poi perché si è reso necessario appunto procedere ad una rivalutazione delle priorità di intervento e infine perché si sono aggiunti interventi nuovi, prima non considerati”.

Ma ci sono anche i segni meno: ad esempio è da depennare perché per ora “non è pensabile un ripescaggio e siamo i primi esclusi in graduatoria” il contributo regionale del bando “percorsi ciclabili” che prevedeva la pista di congiunzione Alessandria-Solero per 191 mila euro. E poi minori entrate dagli oneri di urbanizzazione con i minori permessi di costruire.
Anche sul fronte delle spese, c’è sempre la doppia faccia della medaglia: da una parte in positivo diminuiscono, dall’altra aumentano. C’è un incremento di 2 milioni di euro per le opere stradali, mentre vengono tolti 100 mila euro per ognuno dei tre anni per interventi sui corsi d’acqua minori.
Insomma “variazioni di bilancio che sembrano un nuovo bilancio essendo così corpose” ha commentato il consigliere di minoranza Giorgio Abonante. Che soprattutto per quello che riguarda la “pesca” di risorse dall’avanzo di amministrazione per quanto riguarda il capitolo Por Fesr, chiede un parere dei Revisori dei Conti, per evitare che si peggiori la situazione degli equilibri di bilancio.
L’adeguamento delle poste in gioco sul Por Fesr è stato spiegato alla commissione dall’architetto Robotti. Dei 9 milioni e rotti di investimento Por Fesr (tra Cittadella, San Francesco, palazzo del Governatore, biblioteca….) si poteva chiedere una anticipazione del 15%. Ma una parte è della Regione (da fondi europei) e una parte è di co-finanziamento di Palazzo Rosso (per oltre 2 milioni e mezzo) che deve mettere il suo. “Noi abbiamo chiesto un mutuo a Cassa Depositi e Prestiti che arriverà però a novembre se tutto va bene” ha spiegato il dirigente. E peccato che il milione di anticipazione sia però da spendere entro la fine dell’anno. Dietro l’angolo. Allora per paura di avere troppo poco tempo si è deciso di applicare l’avanzo per 204 mila euro, che saranno “coperti” non appena arriva il mutuo. E di altrettanti 71 mila euro per alcuni aspetti di “tutela e copertura” se qualcosa andasse storto richiesti proprio dal disciplinare regionale.

Le prime rassicurazioni (in attesa del collegio dei Revisori) arrivano dall’assessore Cinzia Lumiera: “queste variazioni non incidono sul bilancio e sul suo equilibrio che non è messo in discussione. La manovra va invece ad incidere al momento sugli equilibri di finanza pubblica con una situazione peggiorativa per 390 mila euro circa”. Ma le premesse sono chiare: “sono stanziamenti che mettiamo al momento e che non saranno impegnati se non ci sarà davvero la possibilità di farlo” ha concluso l’assessore al Bilancio.