Cambio al vertice dei Carabinieri. Scandone: “Alessandria è stata per me una grande emozione”

CRONACA – “Ad Alessandria ci sono stato da bambino, quando mio padre fu comandante di compagnia. Tornare è stata per me una grande emozione. Lascio in questa città un pezzo del mio cuore“. Il Colonnello Enrico Scandone, dopo tre anni, lascia il comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Alessandria. Sarà trasferito, a partire da lunedì, a Roma, dove diventerà capo Ufficio Personale dei Brigadieri del Comando Generale. “Siamo abituati ai trasferimenti – dice Scandone – ma in questo caso lascio qui un pezzo del mio cuore”. Ad Alessandria, dice, ha trovato una realtà lavorativa ed umana “che mi ha emozionato”. Tanti i ricordi che porterà a Roma, sia dal punto di vista professionale, sia, soprattutto, dei rapporti umani. “Dicono che i piemontesi siano freddi. Non è vero. Ad Alessandria sono stato accolto con calore ed affetto”, racconta non commozione, pur mitigata che ruolo e divisa impongono. 
Sotto il suo comando, si è registrato un calo nel numero dei reati ed un aumento di arresti e denunce. Dal 2015 al 2018 si è passati da 7 mila a 9 mila reati: 1081 le persone arrestate, 11 mila i denunciati nel corso dell’attività delle compagnie. “Non sono successi personali – sottolinea – ma un risultato positivo per il territorio e per la sua sicurezza”. Della sua esperienza alessandrina, ricorda “la collaborazione a tutti i livelli tra organi dell’amminsitrazione e tra le forze dell’ordine”. 
Al suo posto arriva, da lunedì, al vertice dell’arma il colonnello Michele Angelo Lorusso, 49 anni, attuale comandante dell’Anticrimine di Torino. A Brescia indagò sul delitto di Yara Gambirasio come comandante del nucleo investigativo.