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Teatro, si lavora per riottenere il diritto di superficie. Intanto il degrado aumenta

Il vicesindaco pronto a incontrare il liquidatore di Aspal per affrontare un nodo essenziale per poter lavorare al recupero del Teatro, "barattando" debiti e crediti fra il Comune e la partecipata. Intanto c'è chi bivacca lì di fronte, e chi, pare, si porta via perfino le fiorire vuote. Un tempo i Giardini furono al centro della campagna elettorale, ma cosa è cambiato?

Il vicesindaco pronto a incontrare il liquidatore di Aspal per affrontare un nodo essenziale per poter lavorare al recupero del Teatro, "barattando" debiti e crediti fra il Comune e la partecipata. Intanto c'è chi bivacca lì di fronte, e chi, pare, si porta via perfino le fiorire vuote. Un tempo i Giardini furono al centro della campagna elettorale, ma cosa è cambiato?

ALESSANDRIA – “Ecco a voi il Teatro Comunale di Alessandria. Per la riqualificazione dei giardini pubblici hanno iniziato da qui. Però dall’altra parte della strada c’è un fantastico orologio di fiori funzionante, vero orgoglio cittadino. Guai a chi si lamenta”.

Queste le parole, ironicamente amare, con cui l’ex assessore alla Cultura Vittoria Oneto (PD) ha commentato le foto presentate sul suo profilo Facebook (e riportate a corredo di questo articolo ndr), ennesima denuncia sullo stato di abbandono in cui si trovano il Teatro, il Caffé Marini e l’area circostante. 


La situazione non è nuova, e ciò che forse più colpisce è che a nulla sono serviti i diversi appelli già lanciati in passato, quando l’ingresso del Caffé Marini venne addirittura forzato: l’area resta sostanzialmente abbandonata a se stessa, e c’è chi ne approfitta. C’è chi si è stabilito per dormire presso l’ex dehor del bar, e chi fa scempio delle fioriere (che ormai contengono piante secche e lasciate morire), portandosi via i vasi.

Viene da domandarsi cosa direbbe Salvini se dovesse ripassare da Alessandria, considerando che proprio la situazione dei Giardini Pubblici fu al centro della sua campagna elettorale in città (qui sotto il video di allora), lamentando lo stato di incuria in cui versavano e auspicando un cambio di amministrazione (che c’è stato, ormai da un anno), sicuro che avrebbe significato maggiore cura dell’area.

Le immagini sembrano però parlare da sole, e non è certo un bel biglietto da visita per chi si trova a transitare lì di fronte dopo essere arrivato in città dalla stazione, o proseguendo verso i Giardini Pubblici da piazza Garibaldi. 

In attesa che qualcosa si muova almeno per l’assegnazione del Caffé Marini, sui possibili interventi per risollevare le sorti del Teatro Comunale,  dopo la provocazione lanciata dai corridoi di Palazzo Rosso, con qualcuno che suggeriva di trasformarlo in un auto silos, è al lavoro l’assessore all’urbanistica e vicesindaco Davide Buzzi Langhi, che spiega: “esistono diverse partite di crediti e debiti fra Comune e Aspal, ho intenzione di vedere presto il liquidatore per avere un quadro completo della situazione e capire se è possibile fare alcuni scambi in maniera tale da ottenere il diritto di superficie del Teatro (che potrebbe avere, secondo una stima di massima, un valore compreso fra 1,5 e 2 milioni di euro ndr)”.

“Questo è il passaggio fondamentale per trovare i giusti partners per pensare al rilancio”, come già ricordato qualche tempo fa dal sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco. 

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