Non preoccupano il Tiziano e il Forlanini. Per il Cavalcavia: “verifica di staticità e rifacimento parapetti”
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G.B. - giulia.boggian@alessandrianews.it  
22 Agosto 2018
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Non preoccupano il Tiziano e il Forlanini. Per il Cavalcavia: “verifica di staticità e rifacimento parapetti”

"Indipendentemente dai tragici fatti di Genova, sono già in corso di affidamento incarichi professionali per acquisire puntali perizie di staticità dei ponti Tiziano, Forlanini (agli Orti) e di viale Brigata Ravenna (il cavalcavia del Cristo)” ha spiegato l'assessore Giovanni Barosini. Strutture "dei primi anni 2000" fatta eccezione per il cavalcavia sul quale ci sono in programma anche i lavori di rifacimento dei parapetti. Mentre a destare più preoccupazione è il ponte sulla Bormida....di com

"Indipendentemente dai tragici fatti di Genova, sono già in corso di affidamento incarichi professionali per acquisire puntali perizie di staticità dei ponti Tiziano, Forlanini (agli Orti) e di viale Brigata Ravenna (il cavalcavia del Cristo)? ha spiegato l'assessore Giovanni Barosini. Strutture "dei primi anni 2000" fatta eccezione per il cavalcavia sul quale ci sono in programma anche i lavori di rifacimento dei parapetti. Mentre a destare più preoccupazione è il ponte sulla Bormida....di com

 ALESSANDRIA – Dopo la tragedia del ponte Morandi a Genova ogni comune guarda in “casa propria” per quanto riguarda ponti e cavalcavia per la loro manutenzione e stato di sicurezza. “Il Comune di Alessandria è proprietario e quindi responsabile di una serie di manufatti che, a norma di legge, devono essere monitorati costantemente per verificare la piena rispondenza alle caratteristiche di efficienza e tali da assicurare la sicurezza dei cittadini – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Giovanni Barosini – A tal fine, indipendentemente dai tragici fatti di Genova, sono già in corso di affidamento incarichi professionali per acquisire puntali perizie di staticità dei ponti Tiziano, Forlanini (agli Orti) e di viale Brigata Ravenna (il cavalcavia del Cristo)”.

La domanda sorge spontanea: come stanno messe queste strutture? “La situazione appare rosea e sotto controllo in quanto, al di la del cavalcavia, le strutture sono relativamente recenti essendo state ultimate nei primi anni del 2000 e quindi ben lontane dal raggiungimento dei limiti di utilizzo dettati dalla vetustà”.

Per quanto riguarda invece il cavalcaferrovia di viale Brigata Ravenna, oltre alla verifica statica, “saranno avviati appena possibile i lavori di rifacimento dei parapetti per i quali è già stato approvato e finanziato un apposito progetto” ha ricordato l’assessore. Un “controllo doppio” su questo manufatto, sia da parte del Comune che di RFI (le Ferrovie dello Stato) che effettua un costante monitoraggio visivo della struttura, come dimostra il fatto che gli interventi di sistemazione dei parapetti siano stati sollecitati (e di fatto imposti) direttamente dal personale tecnico delle ferrovie.

“Avremo un quadro completo – a breve – della situazione sicurezza nella sua totalità” ha confermato l’assessore Barosini. Visto che “stiamo richiedendo agli enti proprietari – come Autostrade, Regione, Provincia e RFI – le perizie statiche di tutte quelle strutture, ponti o sottopassaggi, che interferiscono le strade di proprietà o gestione comunale o che, comunque, insistono sul nostro territorio”.

E le prime rassicurazioni che si vorrebbero avere sono proprio dalla Provincia, per quanto riguarda il ponte sulla Bormida, che è quello che, per quanto attiene il territorio comunale, desta maggiore preoccupazione. “Di proprietà dell’amministrazione provinciale, vorremmo avere le dovute rassicurazioni per quanto attiene la sua sicurezza – spiega Barosini – Ancor più che, anche sotto il profilo idraulico, non appare pienamente rispondente a quanto previsto dal P.A.I.” (il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico del bacino del Po, che è lo strumento giuridico che disciplina le azioni riguardanti la difesa idrogeologica del territorio e della rete idrografica del bacino del Po, attraverso l’individuazione delle linee generali di assetto idraulico ed idrogeologico, ndr).

“Auspichiamo, a tal fine, che queste rassicurazioni arrivino al più presto e che, comunque, negli atti di programmazione provinciali, regionali o statali venga inserita la realizzazione di un secondo ponte sulla Bormida”. Una proposta dell’assessore comunale già di qualche mese fa, che “prossimamente proporrò formalmente a Sindaco e Giunta per poter consentire, laddove sia necessario, interventi di manutenzione al manufatto esistente senza così arrecare grave disagio alla vita della nostra città”.

Un quadro della situazione di oggi che non può però non tornare indietro nel tempo, nella memoria. Così l’assessore Barosini si lascia ad una considerazione, ad un commento che riporta al passato e ad una “struttura” che ha fatto molto discutere negli anni. “Mi permetto una doverosa considerazione generale: è giusto e sacrosanto oggi, sull’onda di una spinta emotiva dettata dalla tragedia di Genova, preoccuparci della nostra sicurezza e pretendere le verifiche di quelle strutture che quotidianamente vedono il passaggio di decine di migliaia di autoveicoli ma ricordiamo cosa è successo quando una precedente amministrazione decise di ricostruire il vecchio ponte della Cittadella”. “Il ponte era monitorato, non era idoneo idraulicamente, non era sicuro staticamente così come dimostrato da perizie sottoscritte da tecnici altamente qualificati ma, sull’onda di una spinta emotiva contraria ci sono voluti 15 anni per poterlo abbattere”.

“Grazie a Dio non è successo nulla in quei 15 lunghi anni ma il pericolo che questa città e i suoi cittadini hanno rischiato deve restare come monito a futura memoria”.

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