Mense: la Coop Solidarietà e Lavoro si aggiudica il servizio. Possibili ricorsi in vista?
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Mense: la Coop Solidarietà e Lavoro si aggiudica il servizio. Possibili ricorsi in vista?

La commissione giudicatrice di Palazzo Rosso ha ufficializzato l'aggiudicazione della gara del servizio di refezione scolastica che sarà fornito dalla Cooperativa che aveva ottenuto il maggior punteggio, "Solidarietà e Lavoro". Comunicazione ai sindacati che chiederanno quanto prima che tutta la procedura ora si sposti in Prefettura. Intanto il tempo stringe prima di settembre: e all'orizzonte ci potrebbe essere un avvio di ricorso dalla concorrente arrivata seconda....

La commissione giudicatrice di Palazzo Rosso ha ufficializzato l'aggiudicazione della gara del servizio di refezione scolastica che sarà fornito dalla Cooperativa che aveva ottenuto il maggior punteggio, "Solidarietà e Lavoro". Comunicazione ai sindacati che chiederanno quanto prima che tutta la procedura ora si sposti in Prefettura. Intanto il tempo stringe prima di settembre: e all'orizzonte ci potrebbe essere un avvio di ricorso dalla concorrente arrivata seconda....

 ALESSANDRIA – Dopo settimane di verifiche è arrivata la fumata bianca: è la Cooperativa Solidarietà e Lavoro ad essersi aggiudicata ufficialmente il servizio di refezione scolastica per le scuole comunali. Era la prima in graduatoria, quella che aveva ottenuto maggior punteggio sulla valutazione tecnica ed economica, ma proprio il forte ribasso aveva fatto accendere i riflettori della commissione giudicatrice di Palazzo Rosso e del Rup, il responsabile unico del procedimento, la dottoressa Bocchio che ha chiesto a più tornate documentazione per verificarne la “congruità”.

La comunicazione ufficiale è stata data anche ai sindacati, in battaglia ormai da mesi per la questione “mense”, nel primo pomeriggio di ieri, 2 agosto. Che come informazioni aggiuntive hanno soltanto avuto la conferma dell’adeguamento – sotto il profilo economico – che la nuova ditta vincitrice dovrà apportare alla somma destinata al costo del personale, che era di 840 mila euro. Dovrà infatti essere adeguato al rinnovo del contratto avvenuto a febbraio dei contratti dei pubblici esercizi e delle mense, che non era contenuto nel bando di gara: la Coop si dovrà far carico di un +3%, arrivando a 865 mila euro circa per essere in linea con l’aumento come da contratto.

Le organizzazioni sindacali hanno ancora molte questioni aperte da mettere sul tavolo, che riguardano ovviamente l’aspetto occupazionale di tutta questa storia. “Sono contemplati i 69 lavoratori di Alessandria Servizi e i 18+1 del centro cottura di Aristor. Ma ci sono anche i dipendenti del servizio di trasporto – ha ribadito Rosario Trupia per la UilTucs, che era all’incontro insieme alla Cgil e alla Cisl – E comunque sono diverse le aziende ancora coinvolte prima del passaggio effettivo del servizio alla nuova ditta”. Per questo già da oggi i sindacati avvieranno tutte le richieste per far si che le procedure da qui in poi siano gestite con tutti i soggetti protagonisti in Prefettura (come era già stato loro detto in passato, ancora dal Prefetto uscente Tafuri, ndr).

Anche perché oltre alle questioni più spinose, che riguardano i lavoratori, il loro posto di lavoro, oltre alla qualità del servizio e dei pasti ai bambini alessandrini, c’è anche la questione “tempo” che non può essere sottovalutata. “Il 3 settembre aprono i nidi e comunque per l’inizio dell’anno scolastico bisognerà essere sicuri di essere a posto con tutto” sono le parole ripetute più volte dai sindacati. Che hanno però guardato in faccia la realtà, durante il tavolo con il Ministero del Lavoro di Alessandria, prendendo in considerazione anche l’ipotesi di un “possibile ricorso della seconda arrivata, quella esclusa, la Dussmann&Camst”.Questo allungherebbe i tempi e quindi il servizio a settembre potrebbe anche rischiare di partire con una “assegnazione provvisoria” che dovrà venire decisa dal Comune di Alessandria e che potrebbe essere alla aggiudicataria Coop Solidarietà e Lavoro oppure potrebbe profilarsi un “piano B” al momento non noto. Ma queste sono tutte ipotesi…..

Mentre la certezza, vista la comunicazione per il pagamento del servizio di refezione scolastica, è che “il taglio del costo complessivo con il bando di gara, non si tradurrà in un risparmio tangibile sulle tariffe per le famiglie” come ha riportato su Facebook il capogruppo dei 5 Stelle, Michelangelo Serra. I costi del servizio sono più o meno in linea con quelli dello scorso anno, fatta eccezione per la riduzione di 10 euro in uno dei gradini di reddito Isee, quello tra i 22 e i 33 mila. Ma a rispondere è l’assessore Silvia Straneo: “le riduzioni per legge possono essere valutate e applicate da ottobre/novembre prima cioè del Bilancio”. 
Mentre sulla “apertura delle mense a partire dal 24 settembre” il discorso è diverso: come hanno ricordato i sindacati, “il servizio mensa non è mai partito a pieno regime fin dai primi giorni. Solo che prima di solito iniziava dopo una settimana dall’inizio della scuola. Ora invece il disagio per le famiglie è di due settimane….appunto fino al 24 settembre”.

Come è già stato detto: “sarà un agosto caldo”.

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