Museo del Cappello: il progetto di “allestimento multimediale” c’è. Ma quando sarà realizzato?
Touchscreen, video e timeline interattive che raccontano la storia dell'azienda Borsalino, la realizzazione del cappello e il legame del marchio con la città di Alessandria. Il progetto di allestimento multimediale del nuovo museo è stato realizzato dallo studio Casali Roveda di Verona. Il trasferimento degli arredi in legno al piano terra si è concluso a luglio e ora parte l'iter di affidamento con procedura negoziata. Quando vedrà la luce il nuovo museo del Cappello?
Touchscreen, video e timeline interattive che raccontano la storia dell'azienda Borsalino, la realizzazione del cappello e il legame del marchio con la città di Alessandria. Il progetto di allestimento multimediale del nuovo museo è stato realizzato dallo studio Casali Roveda di Verona. Il trasferimento degli arredi in legno al piano terra si è concluso a luglio e ora parte l'iter di affidamento con procedura negoziata. Quando vedrà la luce il nuovo museo del Cappello?
ALESSANDRIA – I lavori di edilizia nella nuova sede del museo del Cappello Borsalino sono stati conclusi dalla ditta casalese a dicembre 2017. Anche lo spostamento degli armadi e degli arredi lignei è stata completata nel mese di luglio appena trascorso. Dopo un travagliato periodo per la Borsalino (azienda) che si è risolto positivamente, ora tocca al nuovo museo del Cappello. Quando riuscirà a vedere la luce?
Quel che è certo è che le convenzioni tra l’azienda, l’università e il Comune cominciano ad essere “di vecchia data”(2015). Ma forse qualcosa si sta muovendo, come l’avvio della procedura di affidamento dei lavori di allestimento multimediale con procedura negoziata con aggiudicazione secondo il criterio dell’offerta economica più vantaggiosa che parte da un importo netto soggetto a ribasso di 136 mila 815 euro (comprensivi di “allestimento delle attrezzature multimediali e attivazioni di software specifico di gestione del complesso sistema, allestimento della scenografia e realizzazione delle strutture mobili accessorie” più gli oneri della sicurezza).

Che suddivide gli spazi in 4 Aree: la prima sezione espositiva è caratterizzata da una timeline interattiva che presenta le principali date della storia dell’azienda e del suo legame con la città di Alessandria, raccontate attraverso brevi contenuti testuali, video e fotografie. La realizzazione tecnica è stata pensata con tre monitor touchscreen dal 27 pollici collegati tra loro visivamente, ma indipendenti nell’utilizzo, così da permetterne l’uso in contemporanea da più visitatori.
L’area 2 è quella dedicata alla produzione, alla fabbrica Borsalino: “un artigianato d’eccellenza perpetuato da generazioni”. Ogni cappello richiede 52 passaggi manuali e 7 settimane di lavoro: l’intenzione è quella di offrire una immersione virtuale nella fabbrica mostrando i diversi passaggi di lavorazione. Come? Con un video della durata di 5 minuti girato all’interno dello stabilimento di produzione: parole, fotografie e immagini si uniscono per dare la possibilità al visitatore di capire al meglio la complessità e l’eccellenza del prodotto Borsalino. Il video sarà proiettato all’interno di una struttura apposita, circolare con sedute che può accogliere fino a 12 persone per volta.
La terza area espositiva è quella dei cappelli veri e propri: i mobili lignei che contengono tesori provenienti dalle collezioni del museo dal 1909 al 1960. L’obiettivo progettuale è quello di “mettere in risalto” alcuni dei cappelli più emblematici attraverso l’utilizzo di tablet posti davanti alle vetrine dei mobili. “Alla scelta del visitatore dal tablet, una luce led illuminerà il cappello nella vetrina, mentre il dispositivo multimediale mostrerà tutte le informazioni disponibili, una breve descrizione, estratti di film e pubblicità”.

Ora non resta che aspettare di poterlo visitare: sfumate le speranze di una apertura subito dopo l’estate...quando sarà il grande giorno?
