La Colombia magica e affascinante raccontata nell’ultimo libro di Massobrio
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G. P. - giordano.panaro@alessandrianews.it  
4 Luglio 2018
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La Colombia magica e affascinante raccontata nell’ultimo libro di Massobrio

Da un viaggio iniziato malvolentieri all'ispirazione per scrivere Tierradentro, in libreria dal 4 luglio. Così la Colombia ha ispirato lo scrittore alessandrino, letteralmente innamorato di quella terra

Da un viaggio iniziato malvolentieri all'ispirazione per scrivere Tierradentro, in libreria dal 4 luglio. Così la Colombia ha ispirato lo scrittore alessandrino, letteralmente innamorato di quella terra

ALESSANDRIA – La trilogia di Martin Davies si conclude in Sudamerica, nell’ultima avventura ideata dall’alessandrino Giulio Massobrio, in libreria da 4 luglio. Tierradentro, edito da Bompiani, racconta il viaggio affascinante e pieno di insidie alla ricerca dei nazisti scappati dopo la seconda guerra mondiale. Sullo sfondo, la Colombia del 1948 come da tempo non viene narrata: “Siamo abituati a vederla raccontata attraverso le vicende dei i narcotrafficanti”, spiega l’autore, “ma è una terra affascinante e la sua capitale Bogotà è molto bella, non finta, ricca di storia e tradizioni. Me ne sono innamorato nonostante le diffidenze iniziali”.

Tierradentro nasce infatti da un viaggio di piacere proprio in Colombia: “avevo poca voglia di partire, non ero attratto inizialmente”, confessa Massobrio, “Me ne sono poi innamorato: la Colombia è un paese fantastico”. Così la prosecuzione naturale post bellica è stata ambientata in America Latina, dove storicamente molti gerarchi nazisti trovarono ospitalità. E grazie a quel viaggio ‘per caso’ la Colombia è stata riscoperta e vissuta in un momento storico particolarmente ricco, seppur poco conosciuto.

Martin Davies viene incaricato dai servizi segreti britannici di ritrovare il professor Kant, archeologo come lui, scomparso nella foresta amazzonica. Questa almeno è la ragione ufficiale della sua missione in Sudamerica. Quella vera è l’indagine sulla riorganizzazione del nazismo in un terreno favorevole. La copertura di Martin salterà presto lasciandolo immerso nel clima di tensione che avvolge la Colombia in quegli anni mentre è in corso la Conferenza Panamericana.
Sangue, e intrighi internazionali si mescolano così agli antichi riti magici delle popolazioni precolombiane. Si incontreranno il leader populista Gaitán, il futuro premio Nobel Garcia Marquez, un Fidel Castro diciannovenne, fino a quel Marshall, promotore del piano per la ricostruzione dell’Europa, che porta appunto il suo nome. “L’anno scorso sono tornato in Colombia per fare ricerche e conoscerla meglio, visitando luoghi meno turistici e più incontaminati”. Se il consiglio di visitare una terra magica e incontaminata non è sufficiente, fatelo per un altro motivo: “Si mangia bene, quasi come in Italia”.

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